Ognissanti a Fiume. Pellegrinaggi lunghi e silenziosi

Celebrazioni intense e piene di commozione

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Ognissanti a Fiume. Pellegrinaggi lunghi e silenziosi
Il sindaco Filipović con i suoi collaboratori a Cosala. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Cimiteri cittadini gremiti nella giornata di Ognissanti. Candele, lumini e fiori, tantissimi fiori, soprattutto crisantemi, simbolo di queste giornate, per ricordare chi non è più tra di noi. Il pellegrinaggio è iniziato già qualche giorno fa con la pulizia e l’allestimento di tombe e lapidi e proseguirà anche oggi, giornata dei Defunti. Già in mattinata i cimiteri di Cosala, Tersatto, Drenova, Zamet, ma anche quelli più piccoli, sono stati presi d’assalto, grazie anche alla bellissima giornata di sole. Due giornate all’insegna della commemorazione dei defunti, che fanno riaffiorare ricordi, malinconia e nostalgia per le persone care che hanno fatto parte della nostra vita e che rimarranno per sempre nei nostri cuori. Verso sera i cimiteri apparivano quasi illuminati a giorno da migliaia di candele, tanto che molte persone hanno scelto il crepuscolo per fare visita ai propri cari. Solitamente, in questa stagione, le temperature sono quasi invernali, ma ieri hanno consentito di fare una nostalgica passeggiata nel passato dalla mattina alla sera. Una giornata di Ognissanti atipica per quanto concerne la temperatura dell’aria, ma tradizionalmente intensa e piena di commozione.

Ieri l’arcivescovo, mons. Mate Uzinić, ha celebrato la tradizionale messa nella chiesa di San Romualdo e Ognissanti, seguita da una processione fino all’ossario del cimitero di Cosala. Oggi, invece, è in programma la messa in lingua italiana, che verrà celebrata tradizionalmente nella cripta della chiesa.

L’ossario del cimitero di Cosala circondato da centinaia di candele.
Foto: RONI BRMALJ

Omaggio della Città e della Regione
In vista delle celebrazioni per la ricorrenza di Ognissanti e la commemorazione dei defunti, sono state poste corone di fiori e accesi dei ceri da parte delle delegazioni congiunte della Città, della Regione litoraneo-montana, della Questura, ministeriali e delle associazioni degli ex combattenti. Le commemorazioni si sono svolte davanti alla Croce centrale del cimitero di Tersatto, dinanzi all’Ossario del Cimitero monumentale di Cosala, sul Viale dei difensori e dinanzi alla Croce centrale di Drenova per commemorare tutti i combattenti caduti durante la Guerra patriottica e dinanzi alla Croce centrale dei cimitero di Zamet.

La delegazione della Regione nel cimitero di Drenova.
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

A guidare la delegazione cittadina nei cimiteri di Cosala e Tersatto, è stato il sindaco Marko Filipović, il quale ha voluto sottolineare che nella giornata di Ognissanti commemoriamo i nostri cari defunti che vivono nei nostri cuori, ma anche tutti coloro che hanno contribuito allo sviluppo della città.
La Regione litoraneo-montana era rappresentata dal presidente Zlatko Komadina e dai suoi collaboratori. “Ricordiamo tutti coloro che hanno lasciato un segno nella nostra vita, i nostri cari, ma anche i difensori che hanno dato la loro vita per la libertà. Oggi siamo liberi però reputo che questa non sia la Croazia per la quale hanno combattuto, motivo per il quale tutti noi dobbiamo fare in modo che la nostra terra diventi un luogo di vita migliore”, ha detto Komadina per l’occasione.
Ad Abbazia, invece, la delegazione guidata dalla vicesindaca Kristina Đukić, ha posto delle corone dinanzi al monumento per i difensori caduti durante la Guerra patriottica, davanti alla Croce centrale, nonché nel cimitero di Volosca per ricordare tutti i combattenti della Seconda guerra mondiale e della Guerra patriottica. Presenti anche i rappresentanti delle associazioni nate durante la Guerra patriottica, dell’UABA della Liburnia, dei Vigili del fuoco e della Questura.


Il cimitero di Cosala era affollato tutto il giorno.
Foto: RONI BRMALJ

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