Nuova oasi… dolce e salata per gli studenti universitari

Nell’ambito delle celebrazioni relative alla 51ª edizione del Dies Academicus è stato inaugurato il locale «Slatko i Slano»

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Nuova oasi… dolce e salata per gli studenti universitari
Il classico taglio del nastro. Foto: Roni Brmalj

In pieno centro cittadino, nel luogo dell’ex Sezione per l’infanzia “Stribor” della Biblioteca civica, è stata inaugurata la nuova movida del gusto “Slatko i Slano” (Dolce e Salato), un ambiente friendly e multifunzionale per studenti e cittadini, comprendente un’area per la socializzazione, tradotta nel Club studentesco, una dedicata allo studio e una piacevole zona ristorazione. A detta dei responsabili, la sua apertura, per la quale l’Università ha investito poco più di mezzo milione di euro, è tesa al miglioramento dello standard studentesco e a favorire la socializzazione della comunità accademica con la cittadinanza.

Un luogo di incontri
A salutare i numerosi convenuti sono stati la rettrice dell’Università di Fiume, Snježana Prijić-Samaržija, il sindaco Marko Filipović, il presidente del Consiglio amministrativo del Centro studentesco quarnerino, Alen Jugović, il direttore dello stesso, Goran Manestar, la presidente dell’Associazione studentesca dell’Ateneo, Lana Par e l’arcivescovo di Fiume, monsignor Mate Uzinić.
“L’idea era quella di proporre in uno spazio unico un ristorante à la carte, dove la cittadinanza, insieme agli studenti e ai dipendenti, possano pasteggiare e ricevere un particolare tipo di cibo a prezzi contenuti, diverso da quello che viene offerto all’Index. Inoltre, il locale si avvale anche di un club studentesco collegato alla Biblioteca universitaria tramite la scalinata che abbiamo ritrovato mentre veniva innalzata la parete. Tra l’altro, abbiamo anche presentato la richiesta per potere disporre di una terrazza”, ha detto Jugović nel suo intervento.

L’intervento della rettrice Snježana Prijić-Samaržija.
Foto: Roni Brmalj

Dare voce ai giovani
Sulla scia delle sue parole Prijić-Samaržija ha rilevato che “è fondamentale ascoltare i desideri degli studenti e, in tale senso, sono sia oggettiva che soggettiva nell’affermare che disponiamo della migliore Associazione studentesca del Paese. Sono stati loro a lanciare l’idea, accolta a braccia aperte dal Centro universitario e dalla Biblioteca universitaria, i quali si sono prodigati nella sua realizzazione”. A seguire, il primo cittadino ha espresso la sua soddisfazione per il fatto che Fiume abbia ottenuto un nuovo spazio nel centro della città con una ricca offerta gastronomica, destinata principalmente agli studenti, ma anche a tutti gli altri cittadini, specificando che “il nome del ristorante – Slano i Slatko – non è casuale in quanto nasce dall’idea del programma omonimo nell’ambito del progetto Fiume Capitale europea della Cultura 2020, il cui obiettivo primario era quello di disporre di uno spazio in cui il “dolce” fiume Eneo incontrasse il “salato” golfo quarnerino, ovvero quello in cui si incontrano la città e la natura. Perciò il ristorante non sarà solo un luogo dove i nostri studenti e cittadini potranno gustare dell’ottimo cibo, ma si presenterà anche quale punto d’incontro per tutti gli abitanti di Fiume, in cui scambieranno chiacchiere e idee e costruiranno nuove amicizie”.
A confermarlo è stata anche Lana Par, a detta della quale gli studenti hanno finalmente a disposizione uno spazio tutto loro, sito tra il Campus universitario di Tersatto e la mensa studentesca Index, di cui sapranno fare ottimo uso, spiegando che “lo stesso è concepito quale luogo in cui gli studenti possono venire a studiare, mangiare e socializzare, ma anche organizzare vari laboratori e seminari. Al fine di attirarli qui già all’inizio di giugno, nell’ambito dello Student Day Festival, vi organizzeremo alcune attività e sono convinta che si stia già riflettendo e immaginando gli svariati tipi di attività che potrebbe ospitare”.
L’inaugurazione di ieri rientra nel programma di celebrazioni della 51ª edizione del Dies Academicus.

Il locale si trova in pieno centro città e occupa gli spazi dell’ex biblioteca per bambini “Stribor”.
Foto: Roni Brmalj

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