L’importanza del diritto alle pari opportunità

Cerimonia di premiazione di studenti con disabilità

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L’importanza del diritto alle pari opportunità
Natali Žgomba, Sara Petrović e Nina Dujmić. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Nell’ambito della Giornata internazionale delle persone con disabilità e di quella mondiale dei diritti umani, al fine di promuovere la diversità, l’inclusività e la dignità di ognuno e garantire le pari opportunità per tutti, negli spazi dell’Acquario del Campus universitario di Tersatto ha avuto luogo la cerimonia di consegna dei premi studenteschi nelle categorie “Profitto accademico” e “Contributo ai valori universitari dell’apertura, dell’inclusività, del rispetto della diversità e delle pari opportunità”. A salutare i convenuti è stata la coordinatrice dell’Uffricio per gli studenti con disabilità, Sandra Nuždić, affiancata dal vicerettore per la scienza e l’arte dell’Ateneo quarnerino, Gordan Jelenić, dal coordinatore del Centro di consulenza universitario, Zoran Sušanj e dalla collega di istituto, Tamara Martina Dorčić. A detta dei responsabili, la suddetta ricorrenza, istituita dall’Organizzazione delle Nazioni Unite nel 1981 (Anno Internazionale delle Persone Disabili), è tesa alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul perseguimento degli obiettivi di benessere, inclusione e difesa dei diritti dei cittadini disabili, nonché alla comprensione e alla necessaria consapevolezza comunitaria dei benefici derivanti dall’integrazione delle persone portatrici di handicap in tutti gli ambiti della vita pubblica. In tale contesto, il vicerettore ha rilevato che “parlando di diritti universali, che riguardano tutte le creature umane, quando si sostiene che l’Università di Fiume equalizza le opportunità, dalla sua prospettiva sarebbe meglio specificare che la stessa si prodiga, s’impegna e vuole farlo. Lungo il percorso, però, si trova a dover affrontare svariati ostacoli, tradotti nella non conoscenza di determinate prassi e/o principi, la non comprensione e, purtroppo, in una serie di impedimenti”. A confermarlo anche Zoran Sušanj, il quale ha ribadito che in tutto ciò che fa, il Centro opera con le migliori intenzioni e in modo molto serio e professionale. Non da meno Dorčić, a detta della quale, negli undici anni di celebrazione dei riconoscimenti si è sempre cercato di crescere e fare fronte alle nuove sfide. In armonia con tale filosofia, ha aggiunto, quest’anno si è voluta aggiungere anche una seconda categoria e premiare due studentesse, specificando che “siamo consapevoli che, oltre ai soggetti disabili, ve ne sono molti altri con fragilità e che il nostro Ufficio è riconosciuto quale luogo in cui le stesse vengono individuate, rispettate e contemplate”.

I premiati, tre studentesse
A seguire sono stati conferiti i premi in denaro “Pari opportunità” alle studentesse Natali Žgomba (Facoltà di Studi sanitari) per il successo accademico e a Nina Dujmić (Facoltà di Filosofia) per il contributo ai valori universitari di apertura, inclusività e rispetto della diversità. A meritarsi invece la menzione speciale sono state nella prima categoria Sara Petrović (Facoltà di Edilizia) e nella seconda Laura Ivas Jurković, assente giustificata (Facoltà di Filosofia – Sezione di psicologia). Nella seconda parte dell’incontro, in concomitanza con la Giornata mondiale dei diritti umani, l’associazione “PaRiter”, in collaborazione con l’Ufficio degli studenti con disabilità del Centro di consulenza universitario, ha organizzato la cosidetta “Biblioteca vivente: non giudicare i libri dalla copertina”, che la coordinatrice del programma per la parità di genere, Petra Čargonja ha spiegato essere composta da persone emarginate dalla società, le cui esperienze di vita meriterebbero di essere scritte in un romanzo. La stessa è atta a promuovere il dialogo, ridurre i pregiudizi, rompere gli stereotipi e favorire la comprensione tra persone di diversa età, sesso, stili di vita e background culturale. A sua detta “i libri viventi sono persone consapevoli di appartenere a minoranze soggette a stereotipi e pregiudizi e, desiderosi di scardinarli, si offrono per raccontare e discutere delle proprie esperienze e dei propri valori con gli altri. In occasione della celebrazione odierna si sono messe a disposizione tre persone, con le quali gli interessati potranno trascorrere 20 minuti in un’atmosfera sicura e avranno modo di approfondire le curiosità inerenti alle loro ‘diversità’”. In conclusione del suo intervento, la responsabile ha ricordato che il progetto è finanziato con i mezzi della Regione litoraneo-montana e già da sette anni a questa parte viene portato avanti dall’istituzione con grande soddisfazione dei cittadini di Fiume. Infine, gli ideatori dell’iniziativa hanno delucidato che, in base ai dati del Registro delle persone con disabilità dell’Istituto croato per la sanità pubblica (HZJZ), la percentuale delle persone con disabilità è pari al 16 p.c. rispetto alla popolazione totale del Paese. La Croazia, in qualità di terzo Paese al mondo ad avere ratificato la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, ha dato prova della prontezza e della necessità della società croata di garantire le pari opportunità relative a questa particolare e vulnerabile categoria. L’inclusione dei succitati cittadini è la condizione chiave per il rispetto dei diritti umani, lo sviluppo sostenibile, la pace e la sicurezza e l’impegno nel realizzare i diritti delle persone portatrici di handicap non è solo una questione di giustizia, bensì anche un investimento per un futuro comune.

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