Messa in italiano a Fiume

Nel giorno della Pasqua funzione religiosa nella Cattedrale di San Vito alla presenza di numerosi fedeli

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Messa in italiano a Fiume
Santa Messa in lingua italiana nella Cattedrale di San Vito a Fiume/Foto Roni Brmalj

A Fiume la festività più importante del Cristianesimo, la Pasqua, è stata celebrata in una giornata relativamente soleggiata. Come tradizione vuole, sono stati numerosi i fedeli che domenica mattina hanno voluto recarsi nella Cattedrale di San Vito per assistere alla Messa in italiano, officiata dal reverendo Mario Gerić e impreziosita dai canti del Coro Fedeli Fiumani. Guidato da Lucia Scrobogna Malner, con accompagnamento all’organo dal Maestro Draško Baumgarten, la compagine ha proposto diversi brani che celebrano la Resurrezione di Cristo. Oltre ai connazionali, hanno presenziato alla funzione religiosa numerosi fedeli provenienti dal Bel Paese, ma anche da altre parti del mondo, che in questo periodo hanno scelto il capoluogo quarnerino per trascorrervi le festività pasquali.

Dopo l’iniziale benedizione dei presenti, il rito è proseguito con la lettura dei testi sacri, precisamente passi tratti dagli Atti degli Apostoli, dalla Lettera di San Paolo apostolo ai Colossesi e dal Vangelo secondo Giovanni, che trattano la morte e la rinascita di Gesù Cristo.

L’omelia pronunciata dal reverendo Gerić, il quale ricopre tra l’altro la funzione di padre spirituale della comunità di madrelingua italiana, e riguardante il significato della Risurrezione, è stata seguita in modo molto sentito dai presenti. “Oggi celebriamo la festa più importante, la Pasqua della Resurrezione, un grande mistero che segna tutta la nostra fede. La parola Pasqua ha il significato di ‘passaggio’ e viene ricordato per l’esodo del popolo ebraico dalla terra d’Egitto. Un passaggio non in senso fisico, ma dalla morte del peccato alla Rinascita. Si tratta della vittoria della vita sulla morte. Ogni credente non può tenere per sé questa vittoria, ma lo annuncia con gioia a tutti. Si tratta pure di un evento attuale che cambia le nostre vite in meglio. L’annuncio diventa efficace se vive nelle nostre coscienze e si trasforma in perdono cristiano perché crediamo nell’incredibile e amiamo l’amabile. La Resurrezione di Gesù Cristo dona la fede ad ogni cristiano. Cristo è risorto non è più qui. Questa bella notizia data ai suoi discepoli ha un forte significato per tutti noi. Gesù ha pagato i nostri debiti e ci ha insegnato che possiamo essere persone nuove che possono amare la vita senza paura della morte. Sarà poi nostra scelta accettare o meno questa possibilità. Senza Dio nel cuore la paura della morte diventa terrificante. Per i credenti questa paura svanisce, anzi, diviene una parte della vita terrena”.

Al termine della funzione religiosa si è svolta la benedizione del cibo, eseguita con l’acqua che è stata benedetta la notte del Venerdì Santo.

La funzione religiosa in lingua croata, che viene officiata tradizionalmente dopo il rito in italiano, è stata celebrata dall’arcivescovo di Fiume, monsignor Mate Uzinić, che in mattinata ha officiato anche la Messa nel rifugio per i senzatetto “Le rose di San Francesco” intrattenendosi di seguito con gli assistiti della struttura nella merenda comune.

Nella giornata che precede la grande festività religiosa, una delegazione della Città, composta dal vicesindaco Goran Palčevski e dalla presidente del Consiglio cittadino Ana Trošelj, ha fatto visita ai vertici ecclesiastici nella sede dell’Arcidiocesi di Fiume. Ad accogliere le autorità cittadine è stato mons. Mate Uzinić, affiancato dai suoi più stretti collaboratori. L’incontro si è svolto in un’atmosfera estremamente cordiale e amichevole. Da diversi decenni la collaborazione tra l’amministrazione cittadina e l’arcidiocesi fiumana è ad altissimo livello e numerosi progetti comuni sono stati realizzati proprio in virtù di questa reciproca stima.

Il Coro Fedeli Fiumani guidato da Lucia Scrobogna Malner e accompagnato all’organo dal Maestro Draško Baumgarten/Foto Roni Brmalj
Il reverendo Mario Gerić/Foto Roni Brmalj

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