«La gentilezza apre tutte le porte»

A colloquio con Neven Abramović, responsabile dei valichi di confine di Rupa e Pasjak, vincitore del riconoscimento «L’uomo – la chiave del successo nel turismo 2021» nella categoria Agente di Polizia

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«La gentilezza apre tutte le porte»

La Regione litoraneo-montana può vantare di anno in anno un numero crescente di turisti, che la scelgono come destinazione ideale per trascorrervi le proprie vacanze e i momenti di relax. Per fare sì che gli ospiti si sentano a loro agio, ottenendo tutto quanto di cui hanno bisogno per una permanenza soddisfacente, bisogna saper offrire pure dei servizi validi e di qualità. Ma non solo. Un ruolo molto importante lo gioca sicuramente anche (e soprattutto) il fattore umano. Gentilezza, disponibilità e pazienza sono le doti che dovrebbero contraddistinguere ogni bravo dipendente dell’industria dell’ospitalità, ma non solo. Motivo per cui, l’Ente per il turismo del Quarnero premia ogni anno gli operatori distintisi nelle varie categorie. In quella intitolata “Agente di Polizia”, il riconoscimento per l’anno 2021 è andato a Neven Abramović, responsabile dal 2013 dei valichi di confine di Rupa e Pasjak. Un lavoro, il suo, che richiede tanto impegno e dedizione, anche quando magari la persona non è proprio dell’umore giusto. Quanto significa per lui questo riconoscimento e quali sono le difficoltà del suo mestiere? Ce ne ha parlato nel corso di una breve chiacchierata.

 

Al confine di Stato c’è il primo impatto con un Paese e di conseguenza con i suoi cittadini.

“Abbiamo sicuramente più responsabilità di tanti altri nel primo contatto con i turisti e spesso in piena stagione, quando attraversano il valico anche 30mila macchine al giorno, diventa difficile mantenere per tutto il tempo il sorriso stampato sulle labbra. Cerchiamo, però, di mantenerci sempre calmi e di accogliere le persone nel modo più gentile, corretto e professionale possibili. Ci fanno spesso domande per le quali a volte non abbiamo una risposta, ma cerchiamo di aiutarli come meglio possiamo”.

I due riconoscimenti ottenuti da Abramović e dal suo valico di confine

Il riconoscimento consegnatole dall’Ente per il turismo dimostra che il lavoro viene eseguito in modo eccellente…

“Devo dire che questi ultimi due anni segnati dalla pandemia hanno colpito tutte le professioni. Tutti ne hanno risentito. Noi che siamo a diretto contatto con coloro che entrano in Croazia, abbiamo dovuto rispondere a tantissime domande, fugare dubbi e incertezze. Se prendiamo ad esempio gli ospiti italiani, li abbiamo visti spesso piacevolmente sorpresi del fatto che, in un periodo in cui nel loro Paese era loro a malapena concesso di andare anche semplicemente in negozio, potessero invece oltrepassare il confine di Stato in maniera del tutto tranquilla. Da noi si sono sentiti sicuri, ottenendo già al valico le informazioni di cui avevano bisogno. La tensione, però, era altissima essendo coinvolti nell’iter anche tutti gli Enti turistici croati operanti in Italia, che venivano contattati in continuazione con questo o quel quesito, relativo innanzitutto al grado di sicurezza del Paese in termini di contagi e a quali fossero le zone più o meno sicure. Abbiamo risolto tutto in modo molto tranquillo e i risultati a livello turistico sono visibili. Mi fa particolarmente piacere avere ottenuto questo riconoscimento in quanto nel lavoro che faccio non c’è tanta possibilità di essere flessibili. Dobbiamo seguire regole ferree. Se esiste, però, la buona volontà, tutto è fattibile. L’Ente per il turismo del Quarnero ha saputo riconoscere i nostri sforzi. Sono grato anche per la lettera di congratulazioni ricevuta dal presidente della Regione, Zlatko Komadina”.

Il valico di Rupa ha ottenuto anche il Distintivo d’argento per la partecipazione, assegnato dal Ministero degli Affari interni della Repubblica di Slovenia.

“Abbiamo un ottimo rapporto con la Polizia slovena, con la quale spesso effettuiamo dei controlli congiunti, in particolar modo al valico di Pasjak, dove a Starod operano in sinergia gli agenti di entrambi gli Stati. Da quando siamo parte dell’Unione europea, tutti gli agenti hanno gli stessi compiti e il nostro rapporto è molto corretto. Non abbiamo mai avuto problemi e i frutti sono visibili”.

“Sono onorato”, ha detto l’agente di Polizia

Nei suoi lunghi anni di servizio avrà sicuramente visto e sentito di tutto. C’è qualche aneddoto recente che le è rimasto particolarmente impresso?

“Lo scorso anno, in estate, è giunto al confine un giovane austriaco che dopo aver visto la mia collega, se n’è innamorato follemente. Un colpo di fulmine. Al punto che nel giro di qualche giorno ha inviato delle lettere d’amore su tutte le mail possibili immaginabili della Polizia nazionale, nelle quali pregava la mia collega di contattarlo. Purtroppo, non ha mai avuto riscontro, anche perché la diretta interessata non aveva la minima idea di chi fosse il suo spasimante”, ha concluso divertito Neven Abramović.

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