Prosegue inesorabile il crollo demografico in Croazia. Negli ultimi sei anni delle 556 tra città e comuni di tutto il Paese, ben 449 hanno registrato un calo del numero degli abitanti, di cui 105 una decrescita superiore al 15%. Questo quanto emerso dai dati diffusi dall’Istituto nazionale di Statistica (DZS). Il fenomeno è particolarmente accentuato nella Regione litoraneo-montana. A Fiume, in data 31 dicembre 2017, il numero dei residenti era pari a 119.161 persone, ovvero 9.463 in meno rispetto alla medesima data nel 2011 (-7,4%).
Anche la fecondità, che nel 2011 era pari a 1,4 figli per donna, ora è scesa di 0,2 punti, mentre continua a salire pure l’età media delle donne che partoriscono per la prima volta, che oggi si attesta a 32,1 anni. Attualmente oltre un quarto della popolazione residente in Regione ha oltre 65 anni. Da qui le proiezioni demografiche prevedono in futuro una crescita costante della popolazione anziana, con gli over 65 che in trent’anni rappresenteranno un terzo dei residenti. Una circostanza che presenta due facce: positiva da un lato, dal momento che la popolazione vive più a lungo, negativa dall’altro in quanto certifica la continua contrazione delle nascite. Il calo osservato si riscontra in tutta la Regione, anche se ci sono comunque delle eccezioni come la Città di Castua, il Comune di Viškovo e la maggior parte delle località dell’isola di Veglia.