Il Salone delle feste è agibile: si riapre

La presidente della CI, Melita Sciucca, annuncia un programma ricco e vario e il ritorno del Veglione di Capodanno

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Il Salone delle feste è agibile: si riapre
Foto: RONI BRMALJ

Il nubifragio del 28 settembre scorso, giorno in cui Fiume è stata letteralmente travolta da bombe d’acqua che hanno interessato per lo più il centro cittadino, allagando i vani ai pianoterra degli edifici, facendo saltare tombini, arrecando ingenti danni e portando via, purtroppo, anche una vita umana, rimarrà impresso pure per le infiltrazioni d’acqua che hanno danneggiato in maniera serie le pareti del Salone delle feste di Palazzo Modello, sede della Comunità degli Italiani di Fiume. L’acqua ha compromesso il sistema elettrico, attaccando il soffitto, i muri e il pavimento dello splendido vano al secondo piano dell’edificio, rimasto da quel momento del tutto inagibile. Ma c’è una buona notizia.

In questi giorni sono terminati gli esami dei periti dell’azienda Rumat, responsabile della manutenzione di Palazzo Modello, della Città e dell’Ufficio per la conservazione dei beni culturali ed è stato redatto il verbale ufficiale per quanto concerne lo spazio interessato.
“Abbiamo delle belle notizie – ci ha riferito Melita Sciucca, presidente della CI –. Il Salone, seppure versi in uno stato pietoso con le pareti sudicie e le stuccature dorate divenute marroni a causa delle infiltrazioni dell’acqua, è finalmente agibile ed è pronto per venire riaperto al pubblico in vista delle nostre prossime attività. Il soffitto, che ha riportato importanti danni, è anch’esso rovinato, ma non pericolante. Ora dovremo intraprendere i prossimi passi per farlo ritornare ‘agli antichi splendori’”.
Sistema di scolo
Finora le spese urgenti sono state coperte dal condominio, ma ora si dovrà procedere per altre vie. “Dapprima dovremo lavorare sul contratto d’affitto, che scade nell’aprile del 2023. Si tratta di tutto il secondo piano e in parte del terzo. La direzione della CI ha richiesto un colloquio con il sindaco e con la capodipartimento per la gestione del patrimonio, Denis Šulina, che deve ancora venire concordato, ma che vorrei avvenisse in Comunità. La Città deve rendersi conto dello stato pietoso in cui versa il palazzo e del fatto che le riparazioni effettuate finora sono poca cosa. La scadenza del contratto porta ad altri problemi. Dobbiamo essere certi che il concorso che verrà bandito per l’assegnazione dei vani non ci arrechi danni e che ci garantisca di rimanere nella nostra sede storica. Richiederemo poi una diminuzione del prezzo d’affitto e la parziale copertura delle spese sostenute finora in termini di bolletta della luce, che presumo sarà piuttosto salata visto che abbiamo dovuto tenere acceso, per un lungo periodo, il riscaldamento e i deumidificatori per asciugare i muri e il soffitto”.
La causa dei danni, come specificato da Sciucca, non è attribuibile come si pensava in un primo momento a parte del tetto, ma al sistema di scolo delle acque meteoriche le cui tubature non sono delle dimensioni adatte. La questione dovrebbe essere risolta al più presto dalla Rumat per non andare incontro a incidenti simili o ancora più gravi. “Comunque sia – ha affermato la presidente della CI –, dall’1 dicembre riprenderanno le attività in tutti gli spazi del sodalizio, compreso il Salone delle feste. Tutto il programma dicembrino si preannuncia ricco e vario con tanto di concerti, incontri letterari, serate di ballo e dell’attivista, feste per i più piccoli, karaoke e altro. Un’altra bella notizia è che abbiamo deciso di organizzare anche il Veglione di Capodanno e che le prenotazioni inizieranno a breve”.

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