Il patrimonio culturale dei cimiteri

Si è conclusa ieri ad Abbazia la quinta edizione della conferenza «Adriatic Cemetery Days»

0
Il patrimonio culturale dei cimiteri

Dopo due giorni intensi e fruttuosi, nel corso dei quali gli ospiti e i partecipanti hanno fatto visita ai cimiteri di Volosca, Abbazia e Laurana, si è conclusa la conferenza “Adriatic Cementery Days” (Giornate dei cimiteri dell’Adriatico), giunta alla sua quinta edizione, organizzata dalla rivista Komunal e dal Centro per lo sviluppo e gli investimenti INNinvest.eu, con il supporto dell’Ente per il turismo del capoluogo liburnico. Obiettivo della stessa era coinvolgere tutti i profili professionali inerenti all’attività cimiteriale e a quella delle problematiche delle municipalizzate affini, per confrontarsi su svariate tematiche. L’argomento di ieri si è concentrato sul patrimonio culturale dei camposanti di Abbazia e Laurana, presentato dalla storica dell’arte Daina Glavočić e sugli itinerari culturali negli stessi, con particolare riferimento alla posizione delle tombe di defunti emeriti, proposto da Tanja Šušić, in rappresentanza dell’azienda municipalizzata “Kozala”.

L’entrata nel cimitero di Laurana

Abbazia e Laurana, cimiteri antichi

Glavočić ha esordito sottolineando che una peculiarità del cimitero di Laurana è il suo essere ubicato molto in alto, e che l’edificato, ideato nel 1914 dall’architetto locale Giovanni Rubinich, colpisce per la sua monumentalità. “Considerando che Rubinich, come la maggior parte dei nostri autori locali, si era formato a Budapest, influenzato dalla potenza delle costruzioni ungheresi, nonché dalla combinazione delle pietre con i mattoni, vi aveva riversato le stesse caratteristiche. Inoltre, è da rilevare che, presso l’Archivio di Stato di Fiume sono conservati svariati progetti riguardanti il camposanto di Laurana in quanto, data la sua specifica posizione, si è cercato in tanti modi di risolvere una serie di problematiche che, all’epoca, si erano presentate. Innanzitutto, per rispettare le condizioni igienico-sanitarie, è stato ubicato molto in alto, sopra il mare, poi si trova fisicamente incavato nella roccia. L’edificio d’ingresso presenta un portale tripartito, con al centro la chiesa di Cristo Re, a sinistra la dimora del custode e a destra altri spazi. I bordi che lo circondano sono in pietra bianca, minuziosamente lavorata ed esteticamente molto bella da vedere. In luoghi quali Abbazia e Laurana, quando si realizzava qualcosa in stile storicistico, si univano stili diversi e ciò piaceva molto agli austriaci, che spesso vi soggiornavano durante l’inverno. Entrati nel cimitero, adiacenti alla chiesa, si trovano tre cappelle quadrate. Salendo la scalinata sita a destra, si arriva al ripiano superiore, in cui si possono notare molte soluzioni interessanti, ideate con la realizzazione di tombe, per colmare gli spazi dovuti al passaggio di livello. Su ogni progetto è riportato il nome dell’autore e del realizzatore (sia che si tratti di qualche associazione o di qualche imprenditore)”, ha spiegato l’esperta, soffermendosi poi su ulteriori particolarità, caratteristiche e dettagli inerenti il camposanto lauranese, quali la posizione della croce centrale, le sculture, i rilievi a connotazione naturale (nello specifico, la scelta di piante e composizioni floreali), nonché tombe di personalità e famiglie di spicco, quali quella del sindaco lauranese Ferdinando Persich e della famiglia Velčić.

Tanja Šušić, membro dell’Associazione internazionale dei cimiteri storici europei (ASCE), ha insistito sull’importanza della creazione di un marchio, di un elemento di riconoscimento, di una caratterizzazione e individualità da parte di ogni cimitero, puntando anche, o soprattutto, sull’organizzazione di visite per gruppi e turisti, come pure di itinerari culturali attraverso i quali far conoscere personaggi emeriti della città.

Roko Gruja

Novità per il Mirogoj

Il direttore dei Cimiteri cittadini di Zagabria, Roko Gruja, in merito al rinnovo del camposanto monumentale di Mirogoj ha dichiarato che “in riferimento al rinnovo del cimitero di Mirogoj, i Cimiteri cittadini della Città di Zagabria hanno notificato il complesso dello stesso, le sue arcate e la chiesta di Cristo Re al Fondo di solidarietà dell’Unione europea (FSUE) il quale, attraverso il Ministero della Cultura e dei Media, ha aperto uno speciale bando, pensato per i patrimoni culturali di Zagabria, Petrinja e Sisak. Dello stesso noi abbiamo usufuito di circa 135 milioni di kune ma, dato che il termine per il rinnovo è di 18 mesi, si potranno restaurare due edifici di camere mortuarie e quello amministrativo, tutti beni culturali protetti. Per ciò che concerne, invece, le arcate e la chiesa, ci vorranno una decina di anni”, ha affermato.

L’incontro, coordinato dal responsabile della rivista Komunal, Marijan Kavran, si è concluso con una discussione pannello.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display