Il libro è un amico ma non per la pelle

Gli alunni delle classi superiori della SEI «Gelsi» hanno visitato la nuova Biblioteca civica del Benčić

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Il libro è un amico ma non per la pelle
Alla ricerca del titolo preferito. Foto: ZELJKO JERNEIC

Per gli alunni delle elementari e medie superiori lunedì scorso c’è stato il grande rientro a scuola dopo le vacanze natalizie. Quelli della SEI Gelsi, accompagnati da docenti e dalla direttrice Gloria Tijan, hanno colto l’occasione – prima di riprendere il solito tran tran quotidiano fatto di compiti e verifiche –, per visitare la nuova Biblioteca civica del Benčić, inaugurata il 21 dicembre scorso. “Dato che i ragazzi frequentano spesso la Casa dell’infanzia, che offre eventi vari, abbiamo deciso di fare tutti assieme un giro guidato prima di venire ‘sommersi’ dagli impegni scolastici. Abbiamo incluso tutti i ragazzi dalla V all’VIII classe, di cui la maggior parte ama leggere. Penso che il problema più grande sia rappresentato dai titoli offerti loro. Se il tema è attuale e interessante, lo leggeranno sicuramente. Il ‘guaio’ sta nel fatto che la Biblioteca civica ha pochissimi libri in lingua italiana e quindi, neanche volendo, si può inserirli nelle letture d’obbligo. D’altro canto, la Biblioteca non ha mezzi per acquistarne di nuovi, ma vive di donazioni e quindi l’offerta è scarsa. Vista la collaborazione con Verona e Padova attraverso vari concorsi, forse sarebbe il caso di instaurare, magari tramite la Comunità degli Italiani, una specie di ponte tra le due biblioteche italiane e la nostra di Fiume e vedere se possono gentilmente offrirci un tot di libri all’anno. Forse in questo modo i ragazzi verrebbero invogliati a leggere di più. Per il momento, visto che si tratta di scuole elementari, i libri li prestano presso la Casa dell’infanzia. Quelli delle ottave, comunque, già dall’anno prossimo potranno diventare soci anche della Biblioteca civica”, ha commentato Gloria Tijan.

Tra enciclopedie e fumetti
I ragazzi, guidati da Kristian Benić, hanno mostrato subito grande interesse per la struttura, specialmente per le zone dedicate al relax, come l’American corner, quello dedicato alla stampa in 3D, all’ascolto di vecchi dischi e CD e in particolar modo per gli angoli con i video giochi. Nella sala “salotto” hanno potuto sentire brevemente la storia della zona in cui oggi sorge la Biblioteca, del perché dei nomi Potok, Mlaka o Braida, di come è nata l’idea di costruire la struttura proprio nell’ex edificio T del quartiere Benčić. Infine hanno avuto modo d’incontrare il direttore della Biblioteca, Niko Cvjetković, ex alunno della loro scuola e in seguito della SMSI, al quale hanno posto tantissime domande. Gli alunni hanno voluto sapere quanti sono i libri a disposizione (ben 150mila!), quanto tempo c’è voluto per trasferirli tutti dalle precedenti sedi, se è possibile prendere in prestito vecchi giornali o libri d’antiquariato. Noi, invece, eravamo curiosi di sentire se e quanto i ragazzi leggono e quali sono i loro libri preferiti.
Ambra ha già avuto modo di visitare la Biblioteca. “È uno spazio bellissimo. Visito spesso quella per l’infanzia e leggo un po’ di tutto. Non tantissimo, a dire il vero, perché preferisco guardare la tv, ma i libri che ci vengono dati per le letture guidate li leggo sempre”, ci ha detto. Per Eva si è trattato, invece, del primo incontro con la nuova sede. “Mi piace così com’è. Lo spazio è super moderno. L’idea dei ‘trenini’ che trasportano i libri è carinissima. Non sono una grande lettrice, ma frequento la Biblioteca”, ha rivelato.
Anche Alessia, come Ambra, preferisce la tv ai libri. “Ho visitato la nuova Biblioteca con le amiche e mi piace tantissimo. È bella e moderna. Non ho però una grande passione per i libri e nemmeno un genere che mi piaccia particolarmente. Leggo un po’ di tutto, ma poco”, ci ha spiegato.
Vito, invece, è un ragazzo che ama leggere, soprattutto enciclopedie. “La nuova Biblioteca è bellissima. Mi piace in particolar modo il fatto che durante il rinnovo del palazzo sono stati mantenuti alcuni suoi vecchi elementi. Abito nelle vicinanze, per cui ci vengo spesso. Mi piacciono i libri seri, come le enciclopedie. Quelli per ragazzi sono troppo semplici, li evito”, ha detto con fare serio. Gustav ha preso parte alla ‘catena umana’ durante l’inaugurazione ed è molto fiero di aver contribuito al trasloco dei libri dalla Filodrammatica. “L’esperienza è stata bellissima, mi sono fatto avanti da solo per partecipare e sono molto contento. Ero posizionato davanti alla Casa dell’infanzia. Leggo tantissimi fumetti anche se nella Biblioteca per l’infanzia ‘Stribor’ non ho trovato nulla di interessante. Forse in quella civica ci sarà qualcosina anche per me”, ha concluso.

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