Fiume. Autostazione, si comincia a fare sul serio

Nella prima fase verranno abbattuti i due vecchi magazzini ferroviari. La struttura dovrebbe vedere la luce a fine 2025

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Fiume. Autostazione, si comincia a fare sul serio
Lavori iniziali in Žabica ovest ai quali seguirà l’abbattimento dei due magazzini ferroviari. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Il 2025 sarà un anno speciale per Fiume. Si ritroverà con un nuovo marina in pieno centro, in Porto Baross, con un nuovo terminal container in Molo Zagabria, con una nuova strada che collegherà la D403, inaugurata pochi mesi fa, con Žabica. Lo stesso anno, qui dovrebbe venire tagliato il nastro all’ingresso della nuova autostazione, quella che i cittadini del capoluogo quarnerino aspettano da oltre vent’anni, promessa in almeno cinque campagne elettorali dai candidati di ogni colore politico. Il cantiere è stato inaugurato ufficialmente il 2 dicembre scorso, ora si comincia a fare sul serio. Ottenuto il permesso di costruire, si può passare dalle parole ai fatti. La prima fase dei lavori si svolge lontano dagli occhi dei cittadini in quanto interessano un’area preclusa alla circolazione dei non addetti ai lavori. Sotto la volta dell’edificio che ospita la direzione fiumana delle Ferrovie croate, possono passare soltanto le macchine edili e i veicoli autorizzati. Da qui si accedeva al parcheggio che, a causa dei lavori, è stato chiuso. Nelle prossime settimane si procederà con la demolizione dei due magazzini ferroviari 31 e 32, autorizzata dalla Sovrintendenza ai Beni culturali. Si parte dalla rimozione dei tetti per passare all’abbattimento delle pareti. Quindi, si proseguirà gradualmente con la posa delle fondamenta per la futura struttura che oltre al terminal per gli autobus e i suoi 14 stalli, includerà un parcheggio con oltre 800 posti, ma anche una serie di contenuti commerciali.

Una città che sta cambiando
Finora è filato tutto liscio, dalla firma del contratto tra la Città e la “Best in parking”, impresa austriaca che ha acquistato l’area edificabile, 8.000 metri quadrati circa, per realizzarvi l’autostazione che andrà a sostituire quella esistente, priva di molti elementi senza i quali oggi è inimmaginabile progettare un terminal. Il complesso costerà intorno ai 70 milioni di euro e rappresenterà una svolta nel contesto urbano, soprattutto quando vi sarà il collegamento diretto con la D403, meno di un chilometro di strada all’interno dell’area portuale. La Port Authority si sta muovendo in questo senso e in concomitanza con l’apertura del terminal container e dell’autostazione, dovrebbe essere percorribile il nuovo nastro d’asfalto che, tra l’altro, consentirà di accedere al complesso Metropolis, ovvero ai vecchi magazzini portuali dismessi, protetti in quanto considerati beni storico-culturali. Il loro riutilizzo e la rivalutazione attraverso nuovi contenuti, sarà più semplice con un collegamento diretto dal centro cittadino. Ci fermiamo qui, sapendo di correre troppo, seguendo con curiosità i cambiamenti che avvengono in sequenza rapida modificando l’immagine della città, si spera, in meglio.

L’area nei pressi dei silos portuali fino alla quale si estenderà la nuova autostazione.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

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