Il furgone «CEC 2020» dimenticato da due anni

Esposto alle intemperie, con targhe scadute, abbandonato e senza un proprietario. Risposta vaga dalla Città: «Processo in corso per affidarlo all’Art kino»

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Il furgone «CEC 2020» dimenticato da due anni
Il furgone è parcheggiato davanti all’Exportdrvo da almeno due anni. Foto: RONI BRMALJ

Sta fermo lì, muto testimone che, malinconicamente, ci fa tornare alla mente un preciso momento storico della nostra Città. Le insegne ci fanno tornare alla memoria il fatto che Fiume è stata Capitale europea della Cultura nel 2020, un titolo e un grande riconoscimento che il Covid-19 ha impedito di vivere a pieno come si sarebbe voluto. Tanto entusiasmo e tanti sforzi, anche economici, sono stati in parte vanificati dalla pandemia. Fu il veicolo promozionale affidato all’Università di Fiume per la promozione del programma “Dolce e salato”. Il furgone svolse mansioni di vario tipo, anche quelle più umili come semplice mezzo di trasporto per spostare le installazioni da un posto all’altro.

Fermo da (almeno) 24 mesi
Perché sta lì, fermo da oltre due anni? Il veicolo, come abbiamo saputo, ha le targhe scadute. Chi ne è responsabile? Chi ne è proprietario? Queste sono alcune delle domande che abbiamo inviato alla Città di Fiume tramite il suo ufficio stampa. Abbiamo atteso tre giorni lavorativi per avere una risposta a una parte delle nostre domande, ma per ora ci accontentiamo.
“Il furgone con le insegne EPK Rijeka 2020 ha fatto parte delle attrezzature utilizzate dall’Università per la realizzazione del progetto ‘Dolce e salato’. Proprio ora è in corso il processo per il passaggio delle consegne alla nostra istituzione Art kino, che potrà utilizzarlo per le sue attività. Non ci sono altri beni residui dal progetto Fiume – Capitale europea della Cultura”.
A chiedere se ce ne fossero siamo stati noi, dopo aver scavato nella storia della Società creata apposta per gestire le attività di Fiume 2020. “Rijeka 2020” venne istituita come Società a responsabilità limitata nel 2016 dalla Città di Fiume e dalla Regione litoraneo-montana con lo scopo di realizzare i programmi nell’ambito di Fiume, CEC 2020. Il 28 maggio 2021 l’Assemblea, composta da Vojko Obersnel e Zlatko Komadina, rispettivamente all’epoca sindaco di Fiume e presidente della Regione (presidente il primo e membro il secondo), decise la sospensione delle attività della Società, mentre il 9 agosto 2022 quest’ultima è stata cancellata al termine del processo di liquidazione. I libri contabili sono stati regolarmente archiviati. Nel Registro delle società del Tribunale commerciale di Fiume abbiamo trovato i dati relativi ai Bilanci nel periodo di liquidazione che, tra l’altro, sono di dominio pubblico e accessibili a tutti. Durante la fase di liquidazione le attività della Società sono limitate al pagamento delle passività. L’eventuale attivo residuo viene rimborsato ai soci, proporzionalmente al capitale conferito dai fondatori. Il ruolo del liquidatore, quindi, è quello di provvedere in primo luogo all’estinzione delle passività e quindi alla ripartizione del residuo attivo.
Al liquidatore spetta il compito di convertire in denaro il residuo patrimoniale. Nel Bilancio conclusivo, che ha preceduto la cancellazione della Società, non risulta alcun residuo patrimoniale se non 17.000 kune in cassa, servite probabilmente per coprire le spese di liquidazione. Nel bilancio conclusivo non risulta nulla in sospeso, né debiti né crediti.

Acquistato nel 2018
Non siamo riusciti a scoprire come il furgone sia stato dimenticato per oltre due anni, esposto alle intemperie e, potenzialmente, agli sciacalli che, fortunatamente, non erano informati sullo status del veicolo commerciale. Sappiamo, invece, come è stato acquistato. In accordo con l’Università, la Città ha chiesto dei preventivi a tre concessionarie fiumane ponendo il tetto delle 100.000 kune, IVA esclusa, ma nessuna delle tre aveva a disposizione un veicolo a quel prezzo. Alla fine è arrivata l’offerta della “Betil”, specializzata per l’usato, un furgone “Peugeot Boxer 2.2 HDI 130 L2H2, del 2015, al prezzo di 87.000 (IVA esclusa). Il bonifico è stato effettuato il 5 giugno 2018.
A questo punto, c’è almeno qualcuno a sentirsi imbarazzato?

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