Ictus, importante prevenirlo e riconoscerne i sintomi

Conferenza tematica e stand in Corso in occasione della Gornata mondiale contro la grave patologia

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Ictus, importante prevenirlo e riconoscerne i sintomi

“Il tempo è cervello”. Con queste parole dal forte impatto, la dottoressa Vladimira Vuletić, a capo della Clinica di neurologia del Centro clinico-ospedaliero di Fiume, ha voluto introdurre ieri la Giornata mondiale contro l’ictus cerebrale sottolineando quanto sia importante riconoscere i primi sintomi e reagire tempestivamente per arginare le gravi conseguenze sia fisiche che mentali. Ieri, in Corso, i medici specialisti del CCO di Fiume, coadiuvati dai volontari, hanno allestito una bancarella da cui consegnavano agli interessati volantini informativi sull’importanza della prevenzione dell’ictus cerebrale.

 

L’incontro si è svolto al motto “Prenditi cura del tuo cervello – lo facciamo pure noi!”.

Cifre preoccupanti

“Nel mondo ogni anno l’ictus cerebrale colpisce circa 15 milioni di persone e anche a livello nazionale questa cifra risulta preoccupante, con circa 10mila persone colpite – ha asserito la dottoressa Vuletić – e 5mila che vengono stroncante da questa patologia. A livello regionale possiamo affermare di trovarci ai massimi livelli con circa 180 casi annuali di cui l’80 per cento guarisce, il tutto grazie alle ottime squadre che operano sul campo, ai team del pronto intervento, di neurochirurgia e fisioterapia. In passato, il tutto comportava un terzo di decessi, un terzo di invalidità e altrettanti guariti completamente. Dunque, siamo a livelli altissimi per quanto concerne la lotta all’ictus cerebrale”.

Il dottor David Bonifačić, responsabile dell’Istituto per le malattie cerebrovascolari del CCO di Fiume, ha voluto sottolineare l’importanza della prevenzione e del riconoscere i primi sintomi per tempo. “I fattori di rischio cardio-cerebrovascolari sono principalmente l’età, la pressione arteriosa, la colesterolemia, l’indice di massa corporea, il diabete, la familiarità, però ci sono pure le condizioni a rischio che possiamo modificare come l’ipertensione arteriosa, l’obesità, e l’ipercolesterolemia, l’abuso di bevande alcoliche, l’abitudine al fumo e la sedentarietà.

I sintomi più frequenti per riconoscere l’ictus sono la debolezza da un lato del corpo, bocca storta, difficoltà a parlare o comprendere, una minore forza di movimento in un braccio o gamba o entrambi, vista sdoppiata o campo visivo ridotto, mal di testa violento e improvviso, stato confusionale, incapacità di coordinare i movimenti e stare in equilibrio. In questi casi la persona o chi per lei deve chiamare urgentemente il pronto soccorso, che saprà come procedere. Un intervento tempestivo non soltanto salva la vita, ma influisce sul seguente percorso curativo”.

A supportare l’azione è stata pure la vicepresidente della Regione, Marina Medarić, la quale si è soffermata sulla questione medico-sanitaria. “La prevenzione, i controlli regolari per ogni tipo di patologia devono venire sollecitati pure nel periodo di pandemia, perciò siamo sempre qui a sostenere chi fa tanto per salvare le vite”.

Di seguito, l’Aula consiliare ha ospitato le conferenze sul tema, con relatori Vladimira Vuletić, David Bonifačić, Marina Bralić, Slavica Kovačić e Ines Strenja.

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