Fiume. I misteri della Torre civica

Un anno esatto dall’inizio dei lavori di restauro. Dovevano essere finiti il 15 gennaio, poi a fine febbraio, quindi a fine agosto...

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Fiume. I misteri della Torre civica
I lavori proseguono di giorno in giorno. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Ormai ci passiamo accanto, sotto, senza farci caso. Un anno basta per abituarsi a tante cose, anche all’ennesima opera in costruzione o restauro. È passato esattamente un anno dalla sistemazione del ponteggio ai due lati del passaggio sotto la Torre civica, completato nei giorni successivi per dare inizio ai lavori di restauro.

L’intervento sulla Torre civica è iniziato un anno fa…
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

L’operazione, come ci dissero un anno fa, sarebbe costata circa 18.500 euro e i lavori affidati a un’impresa edile specializzata, “Terracotta”, per effettuare i restauri su elementi in pietra, abilitata per il restauro di beni culturali e autorizzata dal Ministero della Cultura e dei Media. Per portare a termine l’opera, in base al contratto, come ci dissero al dipartimento per la cultura della Città di Fiume, sarebbero serviti poco più di due mesi. Più precisamente, quello che è uno dei simboli inconfondibili della nostra città si sarebbe dovuto ripresentare nel suo pieno splendore, restituito ai cittadini e ai turisti.
L’intervento prevedeva il restauro del portale in pietra con la pulizia integrale di tutta la sua superficie. Sul portale barocco, realizzato dallo scultore Antonio Michelazzi, ci sono i busti in rilievo dell’imperatore Leopoldo I e dell’imperatore Carlo VI, con iscrizioni in latino. Sforato il termine, siamo tornati a chiedere informazioni al suddetto dipartimento. A causa della complessità dell’operazione, ci dissero che la conclusione sarebbe slittata per la fine di febbraio. Siamo arrivati alla primavera e le cose sono cambiate. I ponteggi sono stati occultati da una copertura… di facciata. Come avviene nei nuclei storici delle città d’arte, i palazzi in fase di restauro vengono coperti da teloni che riproducono quello che c’è sotto, che vengono incontro alle esigenze fotografiche dei turisti. A quel punto era chiaro che le cose si stavano mettendo male. L’Istituto per la conservazione dei monumenti, che opera nell’ambito del Ministero, aveva richiesto di effettuare delle analisi capillari per accertarsi delle condizioni di salute degli elementi da trattare, con occhio vigile su quanto viene fatto. Siamo arrivati a luglio e al posto del dipartimento alla cultura nasceva il mega-dipartimento che, oltre alla cultura, si occupa di istruzione, educazione, sport e giovani.
In quel frangente abbiamo ricevuto una risposta simile a quella precedente, ma con delle spiegazioni aggiuntive: “Il ritardo è dovuto alla necessità di svolgere delle analisi dettagliate sulle condizioni degli elementi monumentali in pietra e degli altri dettagli, iscrizioni e rilievi, che decorano il portale della Torre. In quanto monumento storico sotto tutela, che si trova in un contesto altrettanto tutelato, occorre prestare particolare attenzione. Per la pulizia dell’intera superficie interessata dal restauro è stato utilizzato il vapore secco, mentre per togliere le parti in cemento con cui il portale è stato più volte “rattoppato” alla meno peggio, viene utilizzato il laser. I ritocchi vengono effettuati secondo criteri più severi e metodi più adatti. La superficie, inoltre, viene sottoposta a un trattamento funghicida e di impregnazione”. Analizzati gli elementi in pietra e tutte le sostanze che nei secoli li hanno contaminati, passando alla pulizia e a tutti gli altri trattamenti necessari, veniva stabilita un’altra data approssimativa per la fine dei lavori, cioè entro la fine di agosto.
Rieccoci qui. Stessa domanda, stesso mittente e stesso indirizzo. L’ufficio stampa della Città anche in questo caso ha reagito tempestivamente, inoltrando la domanda al dipartimento competente. Contavamo di festeggiare l’anniversario con qualche buona notizia, ma dopo due giorni, non ne sono arrivate nemmeno di cattive.

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