Fiume. Un Centro interpretativo per conoscere il patrimonio

Gli spazi al pianoterra della Filodrammatica diventeranno il fulcro della salvaguardia delle peculiarità storico-culturali di Fiume e del suo circondario

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Fiume. Un Centro interpretativo per conoscere il patrimonio
La Filodrammatica sarà la casa del nuovo Centro interpretativo. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Grazie al progetto intitolato “Uniamoci col patrimonio” (Povežimo se baštinom), che ha come obiettivo collegare Città e Comuni che rientrano nell’Agglomerato urbano di Fiume e rivitalizzare 12 location incluse nel programma – molte delle quali già rimesse a nuovo –, per quanto riguarda il capoluogo quarnerino, negli spazi di una delle ex sezioni della Biblioteca civica, la Filodrammatica, verrà inaugurato un Centro visitatori turistico-culturale, in cui verrà illustrato quanto realizzato nell’ambito del progetto, in sinergia con i vari partner. Per scoprire a che punto sono giunti i lavori, ovvero come sta procedendo l’intero iter, abbiamo contattato la capodipartimento per l’educazione e l’istruzione, la cultura, lo sport e i giovani, Iva Erceg, la quale ci ga fornito un resoconto dell’attuale situazione. “Dopo l’attuazione della procedura di appalto pubblico per l’esecutore dei lavori, la sistemazione e l’acquisto delle attrezzature per lo spazio del futuro Centro visitatori di stampo culturale e turistico, che verrà pubblicato a breve, è in piano a fine luglio l’avvio dei lavori, mentre quelli volti a presidporre tutto il necessario per rendere operativo il Centro sono previsti verso l’inizio di dicembre. La struttura è stata pensata come un posto unico in cui presentare tutto il patrimonio che è stato, o verrà, rivitalizzato nell’ambito del progetto, il cui obiettivo è collegare Città e Comuni rientranti nell’Agglomerato urbano di Fiume. Proprio in questo Centro, tutti gli interessati avranno modo di ottenere informazioni relative al patrimonio culturale e di vivere l’ambiente e l’atmosfera di ogni singola località. Sarà un modo per spronare le persone a fare ulteriori ricerche e a interessarsi ancora di più alle peculiarità dei singoli luoghi”, ha spiegato Iva Erceg.

Tutte le Città e i Comuni presenteranno nell’ambito del Centro le rispettive singolarità e i progetti realizzati. In seno al progetto, il Comune di Kostrena verrà pertanto rappresentato mediante la Casa dei marittimi, quello di Draga di Moschiena con il castello a Bersezio (Brseč) e con la casa natia, rimessa a nuovo, di Eugen Kumičić, con il villaggio etnologico di Trebišće, il sentiero storico-mitologico Trebišće–Perun e il castello rivitalizzato a Moschiena. Il Comune di Laurana sarà presente con la casa del gozzo lauranese, la Città di Kraljevica con la piazza rinnovata Zrinski, la Città di Castua con piazza Crekvina, che funge da scena estiva, nonché con piazza Lokvina. Il Comune di Viškovo si presenterà con la Casa degli scampanatori dello Halubje, Abbazia con Villa Angiolina restaurata di recente, il Comune di Klana con il castello Gradina e quello di Čavle con il castello di Grobnico.

La capodipartimento, Iva Erceg.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Uno spazio multifunzionale
“Il Centro interpretativo troverà posto al pianoterra della Filodrammatica, nello spazio dell’ex Biblioteca civica, e sarà dunque accessibile direttamente dal Corso. Al suo interno verrà rivitalizzato lo spazio esistente con l’aggiunta di attrezzatura multimediale contemporanea, luci e mobili. Il Centro sarà multifunzionale: oltre a quello interpretativo, ci sarà un info point e anche uno spazio per eventi turistici e culturali. La sala centrale, con l’info point, verrà usata in più modi: come centro interpretativo nel quale, mediante schermi, verranno presentate le dieci destinazioni incluse nel progetto, che saranno collegati a mo’ di un’unica installazione sincronizzata nello spazio. Al centro dello spazio principale, verranno collocati degli sgabelli mobili modulari, che possono venire disposti in modo tale da ottenere configurazioni diverse: come un’unica grande superficie centrale in cui sedersi, riposarsi o sdraiarsi, come elementi autoportanti a intervalli regolari o in file, per ospitare conferenze e presentazioni, oppure come gruppi di elementi sistemati liberamente per sedute informali, ma anche come file di elementi impilati lungo il bordo, quando servirà avere a disposizione uno spazio più ampio, per dare vita ad altri eventi. In questo modo, la zona centrale potrà venire trasformata sia in una galleria interpretativa, che in un luogo per presentazioni, ossia per eventi culturali e sociali. Ci sarà anche una sala conferenze con proiettore e altoparlanti. Presso l’info point, gli interessati potranno ottenere tutte le informazioni di cui avranno bisogno. Molto particolare anche lo spazio della sala espositiva, denominata Sala delle meraviglie, per l’eterogeneità dei suoi contenuti, dove le pareti saranno dotate di mensole a sbalzo e profili dello stesso colore, per sistemarvi diversi manufatti. Al centro dello spazio saranno collocati dei piedistalli mobili, che possono fungere anche da vetrine. La sala verrà usata anche per mostre temporanee e itineranti, con contenuti legati alle destinazioni incluse nel progetto, al fine di presentare caratteristiche turistico-culturali delle zone in sé, ma anche plastici dei castelli e altri contenuti restaurati nell’ambito del progetto, maschere degli scampanatori, costumi di Carnevale, modellini di navi, mappe belliche e marittime, bandiere, costumi popolari, gioielli caratteristici, quadri e cartoline incorniciate, mappe delle zone”, ha concluso Iva Erceg.

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