Fiume. Supporto della comunità per ripartire al meglio

Una tavola rotonda avente come tema la famiglia

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Fiume. Supporto della comunità per ripartire al meglio
Un momento della tavola rotonda. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

“La famiglia al centro dell’Area di supporto” è il titolo dell’interessante tavola rotonda tenutasi negli spazi della Città di Fiume nell’ambito della celebrazione della Giornata internazionale della famiglia, organizzata in seno al progetto europeo ProstoRi supporto – programma di consulenza comunitaria, alla quale hanno partecipato i titolari e i partner dello stesso e gli esperti dell’Istituto per il lavoro sociale, del Centro per la famiglia, del Centro di consulenza per i bambini e i giovani dell’Istituto regionale di salute pubblica, del Centro universitario di consulenza psicologica e di altre importanti istituzioni. Il succitato programma è teso a spronare un confronto costruttivo sulle modalità sinergiche di risposta degli esperti alle necessità delle famiglie nella comunità.

Il disagio giovanile in aumento
“Trattasi di un progetto biennale, rivolto principalmente alle famiglie, ai bambini e ai giovani, particolarmente rilevante ai tempi in cui il bisogno di assistenza psicologica e i servizi sociali sono molto alti e, quindi, è anche una sorta di integrazione dei servizi delle istituzioni statali. I nostri sono gratuiti, l’interesse per gli stessi è molto grande e le capacità di tutti i centri di consulenza sono piene. I telefoni squillano tutto il giorno, i genitori chiamano, ma lo fanno anche i bambini e, soprattutto, i giovani, i quali si sentono persi e sono desiderosi di legami più stretti, di amici, di comunicare tra di loro. Al giorno d’oggi siamo tutti di fretta, trascorriamo un sacco di tempo sui cellulari, sui social network, il ritmo della vita è così e la domanda inerente ai servizi di assistenza psicosociale è in aumento. A questo ha sicuramente contribuito la destigmatizzazione delle difficoltà psicologiche; ora si parla molto di salute mentale, il che prima non accadeva”, ha spiegato la responsabile del Centro di consulenza dell’Associazione Terra, Ivona Maričić Kukuljan, altresì psicologa e psicoterapeuta presso lo stesso. Sulla scia delle sue parole la presidente del succitato centro, la psicoterapeuta Ilinka Serdarević, ha rilevato che i giovani sempre più spesso li contattano da soli e cercano aiuto, il che prima avveniva solo tramite i genitori, specificando che “Ciò dimostra quanto disagio provino e quanto spazio manca loro. Si trovano ad affrontare la loro identità, la depressione, l’ansia. Qui siamo tutti responsabili, la società, la scuola, la famiglia. Ritengo sia assolutamente necessario trovare i modi per rispondere alle necessità della salute mentale”.

L’importanza di un centro di consulenza comunitaria
Nella prima parte della seconda tavola rotonda relativa al sunnominato progetto, Maričić Kukuljan, nelle veci di moderatrice, ha presentato le principali attività dello stesso, quali la sistemazione e l’arredo degli spazi in cui vengono effettuati i servizi sociali non istituzionali, le attività del Centro di consulenza in seno alle associazioni Uzor e Terra, quelle del Laboratorio didattico, dell’équipe mobile rivolte alle persone impossibilitate a raggiungere lo stesso, la formazione di esperti per l’offerta di servizi sociali di alta qualità, la connessione in rete dei partecipanti e la realizzazione di due tavole rotonde, atte alla promozione del processo di deistituzionalizzazione dei servizi sociali e dei diritti dei membri agli stessi. Inoltre, si è rilevato, è stato realizzato l’opuscolo online per bambini e ragazzi “Miti e leggende sulla salute mentale”. A seguire la responsabile dell’associazione Terra ha presentato i risultati del progetto registrati fino al 31 marzo del 2023, tradotti in 1.824 ore di consulenza, 1.610 ore di supporto psicosociale, conversazioni e procedimenti con 80 bambini e giovani fino ai 21 anni, lavoro con i senzatetto, più di 26 famiglie coinvolte nel mentorato sociale, 72 servizi organizzati e offerti dai team mobili e 16 esperti formati nel campo dei servizi sociali. Nella seconda parte si è posto l’accento sugli obiettivi del progetto ProstoRi supporto – programma di consulenza comunitaria, tra i quali quello più importante è l’istituzione di un centro di consulenza comunitaria, mirata all’aumento della disponibilità dei servizi psicologici e sociali per le persone a rischio di povertà ed esclusione sociale, al fine di prevenire la cronicizzazione delle difficoltà psicologiche e l’istituzionalizzazione, nonché un più facile inserimento nel mercato del lavoro. Ricorderemo che il valore totale del progetto ammonta a 265.597 euro, ed è interamente finanziato dal Fondo Sociale Europeo – Programma Operativo “Risorse Umane Efficaci 2014 – 2020”. Il titolare dello stesso è l’Associazione per la protezione della famiglia – Fiume (Uzor), in collaborazione con l’associazione Terra e la Città di Fiume.

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