Fiume. L’autogoverno locale in mano ai cittadini

Primo incontro dei membri del Consiglio dei cittadini, il progetto pilota a livello nazionale

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Fiume. L’autogoverno locale in mano ai cittadini
I membri a lavoro. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Si è svolta ieri la prima riunione dei membri del Consiglio dei cittadini, un nuovo progetto pilota che per la prima volta viene organizzato a livello nazionale. Si tratta di un processo durante il quale sono stati scelti a caso, tra 1.000 invitati, 34 cittadini che ora avranno il compito di partecipare a varie attività volte a migliorare la qualità di vita nell’ambito dell’autogoverno locale. Il lavoro del Consiglio verrà seguito e coordinato dall’Associazione per lo sviluppo della società civile SMART, con il supporto della Città e della Fondazione Friedrich Ebert. “Siamo i primi in Croazia a mettere in atto un progetto del genere – ha ricordato il sindaco Marko Filipović –. Vogliamo sentire la loro voce per quanto riguarda il funzionamento dell’autogoverno locale a Fiume perché si tratta di un tema molto importante. Spero che l’approccio sarà innovativo e che sentiremo tantissime idee e soluzioni volte a migliorare la vita dei cittadini. Nei prossimi due mesi avremo vari incontri e colloqui con laboratori e spero che i risultati non mancheranno. Il Consiglio è già attivo in Germania, Belgio, Irlanda e in molte altre città e Stati, anche a livello di Unione europea e ha dato ottimi risultati. Si tratta di un qualcosa di nuovo per noi e non sappiamo come andrà a finire, ma ascolteremo il desiderio dei cittadini”.
Igor Bajok, della SMART, nonché coordinatore del Consiglio, ha dichiarato che una delle caratteristiche dello stesso è il metodo in base al quale vengono invitati i cittadini. “I 34 membri sono stati scelti a caso, provengono da varie parti di Fiume e hanno età che variano dai 22 ai 74 anni. Abbiamo 18 donne e 16 uomini e quindi siamo riusciti ad avere per così dire una Fiume in miniatura. Nei prossimi 7 incontri parleremo di come essere attivi nell’ambito dell’autogoverno locale. Abbiamo visto che negli ultimi anni i Comitati di quartiere si sono attivati presentando dei bellissimi progetti nei vari rioni, risolvendo anche dei grossi problemi. Il nostro desiderio è quello di vedere proposte e misure che risponderanno alla domanda su come la Città può migliorare il sistema dell’autogoverno locale. Le proposte poi verranno messe al voto e quelle che otterranno più punti verranno in seguito inviate al sindaco”, ha detto Bajok.
Tra i 34 prescelti, ci sono anche Jasminka Vukelić e Ratko Mišić, che ci hanno spiegato il motivo per cui hanno deciso di rispondere all’invito e quali sono le loro aspettative. “Sono contenta di far parte del Consiglio perché reputo che Fiume abbia la possibilità di diventare un luogo migliore per tutti noi anche grazie alla nostra collaborazione”, ha detto Jasminka Vukelić. Dello stesso parere anche Ratko Mišić, il quale ha dichiarato di essere fiero di far parte del Consiglio. “Ho accettato l’invito anche per curiosità e ora vorrei vedere come funziona il sistema da vicino, anche perché non ho mai avuto occasione di farlo. Sarà una nuova esperienza per me e spero di poter dare il mio contributo”, ha dichiarato.
Il compito del Consiglio dei cittadini di Fiume, come detto dal sindaco, sarà quello di familiarizzare con il sistema di autogoverno locale e con le modalità di partecipazione dei cittadini allo sviluppo della comunità locale, sia nella parte teorica che pratica; esaminare e discutere su come migliorare il sistema di autogoverno locale e intensificare la partecipazione dei cittadini allo sviluppo della comunità locale; elaborare e adottare congiuntamente proposte e raccomandazioni per le misure che la Città dovrebbe adottare onde migliorare il sistema di autogoverno locale, con la partecipazione attiva dei cittadini al progresso locale.

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