Fiume. Investimenti epocali e problemi quotidiani

In città si scava un po’ ovunque e per chi non è pronto a portare pazienza nel traffico stradale, non ci sono purtroppo buone notizie

0
Fiume. Investimenti epocali e problemi quotidiani
La costruenda galleria “Podmurvice” in zona Valscurigne. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

“Fiume è oggi il cantiere edile più grande in Croazia e ne sono felice”, lo ha ripetuto più volte e continua a ripeterlo, come un “mantra”, il sindaco Marko Filipović. La cosa non sorprende più di tanto, in considerazione del percorso formativo del primo cittadino di Fiume, cresciuto nel settore dell’edilizia. Smaltiti i postumi delle feste, in questi primi giorni dell’anno, facciamo il punto, a mente fredda, su quanto sta succedendo e su ciò che succederà nel corso del 2023. Torneremo a ricordarci delle parole del sindaco tra meno di due settimane, quando si tornerà alla normalità dopo la fine delle vacanze invernali nelle scuole e le settimane bianche. Nonostante tutti gli scavi, il traffico in città in questi giorni è insolitamente scorrevole. In generale, c’è un’aria tranquilla un po’ dappertutto, tranne che agli sportelli della FINA (Agenzia finanziaria), presi d’assalto da tutti coloro che vogliono sbarazzarsi delle kune, trasformandole in euro, anche se per farlo c’è tempo fino al 31 dicembre. Tra non molto, quando ci ritroveremo imbottigliati nelle vie del centro e quando saremo meno inclini al ragionamento, non penseremo a tutti i benefici che arriveranno una volta che le buche e le trincee verranno colmate e coperte dall’asfalto.

Prima dell’insediamento di Filipović, subentrato a Vojko Obersnel, che ha… regnato per oltre vent’anni, erano già avviati dei progetti per i quali non sbaglieremo definendoli epocali. Grazie alla possibilità di accedere ai fondi dell’Ue si è giunti, negli ultimi anni, a una nuova stagione nei rapporti tra l’amministrazione cittadina e il governo, in cui prevale il buon senso. Una volta che le macchine edili se ne andranno, tutti potranno vantarsi dei propri meriti. Al taglio del nastro ci si dimenticherà dei mesi segnati dal traffico congestionato.

Due progetti cardine
Le svolte epocali per l’immagine della città sono rappresentate da due investimenti, uno in fase di progettazione e l’altro di realizzazione. Il primo riguarda Porto Baross, che il consorzio ACI-Gitone trasformerà in uno dei più moderni marina del Mediterraneo, mentre il secondo è sul lato occidentale del bacino portuale. Molo Zagabria diventerà l’anno prossimo un terminal container, gestito dalla Maersk, che, assieme a quello in Brajdica, alimenterà le ambizioni di Fiume di diventare il porto principale dell’alto Adriatico per quanto riguarda la movimentazione di container. Al terminal è legato un altro progetto, quello della D403, strada statale concepita per consentire una comunicazione diretta e veloce tra lo scalo e l’autostrada, ma con dei vantaggi anche per i cittadini. Il suo cantiere si divide in due parti, collegate tra loro dalla galleria di Podmurvice. A Nord, nel quartiere di Valscurigne, all’uscita dalla galleria, si costruisce la prima delle due rotatorie, mentre a Sud, dal terminal a via Zvonimir, sono in corso le operazioni per collegare la D403 all’attuale rete stradale cittadina. Se oggi ci sono soltanto disagi, rallentamenti, divieti di transito come lungo via Benčić, chiusa da mesi, entro la fine di giugno potremo fruire dei vantaggi. Aumenteranno quando verrà realizzato il segmento di 1.300 metri circa nella zona portuale con cui collegare la D403 alla Riva. In questo caso i lavori non dovrebbero comportare scompensi in quanto si svolgeranno in un’area oggi esclusa dal traffico cittadino.
Nel 2023, restando in tema di strade, l’azienda delle autostrade croate (HAC) prevede il completamento del nodo di Orehovica con uscite ed entrate da tutte le direzioni. Allo stesso tempo verranno predisposte le condizioni per realizzare gli svincoli dalla tangenziale e le entrate a Cosala. Per quanto riguarda la rete locale fiumana, a Martinkovac sorgerà una nuova rotatoria, mentre un’altra è prevista a Sušak, all’altezza dell’odierno incrocio tra via Strižić e Dukić, in prossimità delle strutture ospedaliere. Il nuovo ospedale verrà inaugurato quest’anno e si conta di assicurargli delle vie d’accesso adeguate.

Opere non visibili
Finora abbiamo elencato i cantieri che alla fine dei lavori lasceranno spazio a strutture ben visibili. Quelle che non vedremo si trovano nel sottosuolo. Di loro ci accorgiamo oggi che ci portano a scomodare tutti i santi del calendario. Il progetto “Miglioramento delle infrastrutture idriche e comunali sul territorio dell’Agglomeazione di Fiume”, finanziato in buona parte con i mezzi dell’Ue e che costerà oltre 2 miliardi delle “vecchie kune”, sta procedendo per fasi e quella attualmente in corso sta interessando Potok, uno dei punti nevralgici sia nel traffico urbano che nel crocevia sotterraneo di condotte per lo smaltimento delle acque reflue con relative stazioni di pompaggio. Inoltre, è stata costruita la struttura chiamata “troppopieno”, cioè una conduttura collaterale la cui funzione sarà quella di assorbire parte delle acque meteoriche nei picchi di deflusso. In altre parole, nei casi in cui si verifichino precipitazioni particolarmente abbondanti, il sistema di smaltimento delle acque piovane verrà supportato dalla struttura collaterale, per cui non dovrebbero più saltare i tombini. I sistemi di drenaggio o dispersione delle acque piovane ormai fanno parte di tutti i progetti di questo tipo, tenendo conto dei fenomeni estremi che si verificano con frequenza a causa dei cambiamenti climatici. Ricordiamo tutti cos’era successo a fine settembre, con 300 litri di pioggia caduti in due giorni, quando la stazione meteo fiumana era stata quella con più precipitazioni dell’intero pianeta. In situazioni di questo tipo, comunque, non vi è rete fognaria che possa reggere.
Per concludere, restando in tema d’edilizia, è questione di settimane la consegna delle chiavi alle 90 famiglie che hanno acquistato la loro abitazione nel complesso costruito a Martinkovac, nell’ambito del programma d’edilizia residenziale agevolata (POS). Quest’anno verrà avviata la costruzione di altri 30 alloggi nel rione di San Nicolò.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display