Fiume. Incontri… spaziali per prevenire e riflettere

Conferenza nel Centro astronomico patrocinata dal Consolato generale d’Italia a Fiume con la partecipazione di esperti italiani e dei Vigili del fuoco professionisti

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Fiume. Incontri… spaziali per prevenire e riflettere
Gli allievi dell’SMSI sono stati coinvolti nelle esercitazioni e nelle prove di evacuazione organizzate dai Vigili del fuoco. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

“Rischi spaziali e pietre dal cielo. Quali soluzioni?”, è il titolo dell’interessante conferenza, suddivisa in due momenti, tenutasi nel Centro astronomico di Fiume di Santa Croce e organizzata dalla struttura stessa congiuntamente ai Vigili del fuoco del capoluogo quarnerino, al Centro di Coordinamento dei NEO (Near Eart Object) dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) con sede a Frascati, dall’Associazione dei Planetari italiani (PLANit) e dall’Osservatorio astronomico Serafino Zani di Brescia. L’evento, patrocinato dal Consolato generale d’Italia a Fiume, che ha riunito un cospicuo pubblico, tra cui gli studenti delle prime classi dell’SMSI di Fiume, accompagnati dalle docenti di geografia e fisica, rispettivamente Linda Gajić e Eva Ravnić, ha visto la partecipazione della direttrice del succitato Centro, Andrea Cvitan, del coordinatore dell’Unione astrofili bresciani e direttore dell’Osservatorio Astronomico Serafino Zani, Loris Ramponi, dell’astrofisico Marco Micheli del succitato Centro di Coordinamento NEO e del vicecomandante dei Vigili del fuoco, Sanjin Blažević.

Uniti per agire meglio
La prima parte dell’incontro è consistita in una presentazione in diretta online, seguita da una discussione con il pubblico, dei rischi relativi alla caduta degli asteroidi sulla Terra, intitolata “Il meteorite di Alfianello e il monitoraggio degli asteroidi”, in ricordo dell’evento accaduto il 16 febbraio del 1883. L’esperto ha raccontato i pericoli che possono gungere dallo spazio e le eventuali modalità di come fronteggiare la prevista caduta di un meteorite come, ad esempio, i piani che si possono effettuare nell’ambito della Protezione civile.
Nella seconda parte, Sanjin Blažević ha spiegato che cosa sono i terremoti, quando, come e le cause per cui nascono, le modalità di misurazione, la possibilità o meno di prevenirli, l’importanza dell’informazione e della preparazione in caso di impatto con gli stessi e/o con situazioni d’incendio. Sulla scia della conferenza la direttrice del Centro astronomico ha rilevato che “è la prima volta che un evento di questo tipo, caratterizzato dalla partecipazione sia degli astrofisici che delle forze della Protezione civlie e dei Vigili del fuoco, viene organizzato all’infuori dei confini italiani, per cui ne andiamo molto fieri. Lo scopo è capire che cosa si può fare o migliorare nell’ambito dei protocolli, i quali sono già in vigore. Come hanno fatto notare gli esperti, trattasi di fenomeni, come le scosse sismiche, gli incendi o la caduta degli asteroidi, non prevedibili. Ogni Paese è organizzato a suo modo, ma l’ESA coordina un corpo che, a seconda degli stati di allerta, parte in azione dov’è necessario, a seconda della grandezza del corpo celeste”.
L’evento si è svolto in concomitanza dell’apertura della mostra “Looking beyond”, inaugurata il 16 dicembre scorso, in occasione della seconda Giornata nazionale italiana dello spazio, consistente in una serie di immagini satellitari messa a disposizione dall’Agenzia spaziale italiana, frutto, altresì, della collaborazione tra il Centro astronomico di Fiume e il Consolato generale d’Italia a Fiume.

L’efficacia della dimostrazione pratica
Successivamente alla conferenza, il pubblico ha potuto prendere parte a una prova di evacuazione dalla scuola/casa in caso di terremoto e a una dimostrazione pratica nell’area del parcheggio antistante la sede, organizzate dai Vigili del fuoco, che ha visto direttamente coinvolti tre allievi del Liceo. La stessa, a loro detta, è stata molto utile. A tale proposito, l’allieva Elisa Brusić, ha detto che “mi è piaciuta molto la prima parte della conferenza, relativa alla caduta degli asteroidi. Ho trovato interessante la spiegazione dell’astrofisico riguardante le sue modalità di preparazione per “cacciare” i corpi celesti. Sono concetti che abbiamo affrontato anche durante le ore di lezione, ma ascoltare l’esperienza diretta degli scienziati e i loro racconti dettagliati è un’altra cosa. In merito all’esercitazione alla quale abbiamo assistito posso dire che è stata veramente coinvolgente”.

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