Fiume. Ex Sala Bianca: lo spirito di altri tempi (foto)

L’affascinante locale nel sotterraneo del Teatro Fenice, il cui ultimo nome era Opera, viene ultimamente usato sempre più spesso per ospitare eventi culturali

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Fiume. Ex Sala Bianca: lo spirito di altri tempi (foto)

L’ambiente dell’ex Sala Bianca, conosciuta tra i più giovani con il nome Opera, sito nel sotterraneo del Teatro Fenice, è uno di quei posti “mistici” rimasto nascosto dagli occhi dei cittadini per più di trent’anni. Nonostante l’ubicazione in pieno centro cittadino e la maestosità dell’architettura, varie complicazioni di stampo giuridico-patrimoniale hanno reso inaccessibile questo gioiello fiumano.
Con l’acquisizione dell’ex Teatro Fenice da parte dell’azienda fiumana Rijekatekstil, nel 2010, lo spazio è finito in disuso, ma almeno il nuovo proprietario ha risolto il nodo delle questioni giuridico-patrimoniali ed è entrato in possesso di tutto lo stabile.
Per tre decenni questo locale è rimasto soltanto un lontano ricordo di chi ha avuto l’occasione di metterci piede fino al 1991, anno in cui il ristorante-bar Opera venne definitivamente chiuso.
Un anno fa una boccata d’aria fresca
La prima boccata d’aria fresca è arrivata circa un anno fa, quando nell’ex Sala Bianca sono state girate alcune scene della serie americana “The Dark Tower”, girata in parte a Fiume per Amazon. Successivamente, lo spazio ha ospitato una performance artistica di danza contemporanea e una sfilata di moda. Ieri sera, invece, in questo spazio si è tenuto il primo concerto da decenni, quello della klapa Cambi.
Abbiamo sbirciato nella sala ieri mattina per ispezionare lo spazio e parlare di progetti futuri con una delle persone coinvolte nel lodevole tentativo di ridare vita all’ex Sala Bianca. Kristijan Rožić, uno degli organizzatori del concerto della klapa Cambi, ci ha fatto da guida nello spazio, ancora invaso da operai intenti a preparare tutto il necessario per mettere la sala nelle condizioni da poter ospitare il pubblico.

Concerto di prova
“Questo è un concerto di prova, in quanto speriamo di arrivare a un accordo duraturo con il proprietario dello stabile – ci ha riferito Rožić -. Abbiamo le idee chiare su che cosa vorremmo fare qui, ma non abbiamo ancora raggiunto un’intesa definitiva. La nostra idea è trasformare questo spazio in una sala da concerto che non sarebbe aperta ogni giorno o ogni fine settimana, ma aprirebbe solo in occasione di qualche manifestazione, tre – quattro volte al mese. L’acustica qui sotto è favolosa, straordinaria”, ci ha raccontato Rožić.
Lo spazio è rimasto intatto dalla seconda metà degli anni Ottanta e, nonostante i decenni trascorsi, anche in questa versione la sala possiede ancora il suo fascino. A detta degli addetti ai lavori, nel momento in cui sono entrati nell’ex Sala Bianca questa si trovava in condizioni tutt’altro che pessime grazie all’équipe che ha girato “The Dark Tower” e che ha fatto il grosso dei lavori per rendere fruibile questo posto, anche se probabilmente gli americani hanno dovuto sudare sette camicie per renderlo tale. Lo spazio può ospitare circa 2mila persone, delle quali circa 500 nei separé sistemati lungo il perimetro della sala sul piano superiore e 1.500 sulla pista da ballo e nelle zone adiacenti.
Il locale si allagava spesso
Ricordiamo che l’ex Sala Bianca fa parte del complesso del Teatro Fenice, inaugurato il 2 maggio 1914 ed è la prima costruzione in cemento armato mai costruita in Croazia. I progetti per la costruzione dell’attuale Teatro furono stesi per la prima volta nel 1910 e ampliati poi nel 1911, quando nel progetto venne aggiunta anche la Sala Bianca. La Sala Bianca presentò un grosso problema sin dai primi giorni di attività, in quanto in seguito alle copiose piogge fiumane il locale si allagava spesso. Soltanto nel 1925 vi furono installate delle pompe che riversavano l’acqua nel sistema fognario e che funzionano ancora oggi. Dal 1947, la Sala Bianca cambiò nome prima in Plavi Jadran, quindi in Bar Evropa, per venire chiamata Opera nella seconda metà degli anni Ottanta.

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