Fiume. Disoccupazione, un calo che fa sperare

All'Ufficio regionale di collocamento sono registrate 8.339 persone

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Fiume. Disoccupazione, un calo che fa sperare

Seppur a passo di lumaca, la disoccupazione è tornata a scendere. Anche se la pandemia da Covid-19 ha portato un calo in tutti i settori, negli ultimi due mesi l’aumento del numero delle persone che hanno trovato un lavoro fa provare un senso d’ottimismo.
Nel mese di giugno, presso l’Ufficio di collocamento regionale e dell’Istituto nazionale di statistica (DZS), i disoccupati censiti erano 8.339 (4.678 donne e 3.661 uomini), ovvero 954 persone in meno in rapporto a maggio (-10,3 p.c.), ma 2.673 unità in più rispetto a un anno fa.
In quanto a fasce d’età, le meno colpite dalla disoccupazione sono quelle medio-giovani e precisamente dai 15 ai 19 anni (151 giovani), dai 20 ai 24 anni (664), dai 25 ai 29 anni (941), mentre la fascia più colpita è quella dai 50 anni in su con 2.824 disoccupati.
Secondo i dati registrati, la maggior parte dei disoccupati possiede il diploma di scuola media superiore quadriennale o di ginnasio (2.586), seguiti da coloro che hanno frequentato un istituto professionale (2.260). Sono invece 1.247 le persone con laurea che si ritrovano disoccupate, mentre sono 1.130 quelle con terminata soltanto la scuola dell’obbligo.
Tra le varie succursali, a primeggiare è quella di Fiume che registra 5.563 disoccupati, seguita da Abbazia (871), Crikvenica (481) e Delnice (444), mentre Čabar e Arbe registrano 123 persone a testa, Vrbovsko 162 e Cherso-Lussino 212. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, l’indice di disoccupazione più accentuato lo registrano Arbe (4,2 volte di più), Cherso-Lussino (+135,6 p.c.), Veglia (+125,0p.c.), Crikvenica (+97 p.c.), Abbazia (+64,3 p.c.) e Vrbovsko (+58,8 p.c.).
Rispetto al maggio scorso, è stato registrato un calo della disoccupazione in seno a tutte le succursali, con picchi più importanti in quelle di Arbe (+47,0 p.c.), Cherso-Lussino (+26,8 p.c.) e Crikvenica (+25,3 p.c.).
Tra i 8.339 inattivi censiti nel mese di maggio, 799 non hanno mai avuto un’esperienza lavorativa, mentre gli altri 7.540 hanno avuto almeno un impiego in precedenza. Tra questi, la maggior parte ha lavorato presso esercizi commerciali (1.318, 17,5 p.c.), nel settore alberghiero e nei servizi di ristorazione (1.260, 16,7 p.c.), nell’industria manifatturiera (936, 12,4 p.c.), nei servizi amministrativi (633, 8,4 p.c.) e nel settore edile (541, 7,2 p.c.).
Nel mese di giugno, i datori di lavoro sul territorio della Regione litoraneo-montana hanno aperto complessivamente 1.220 posti di lavoro, il che equivale all’1,9 p.c. in meno in rapporto allo stesso periodo del 2019, ma al 49,7 in più del mese precedente.

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