Ecologia e biodiversità, Rječina in ottima salute

Attività umane, inquinamento e specie invasive compromettono il quadro soltanto nell'ultimo tratto che attraversa il tessuto urbano

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Ecologia e biodiversità, Rječina in ottima salute
La Fiumara in piena. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Con i suoi 18 chilometri, nasce nel Grobniciano, a Kukuljani per sfociare in mare. Per due-tre mesi all’anno, la sorgente della Rječina prosciuga e l’acqua che scorre dalla zona dell’ex Cartiera al Delta proviene dalla sorgente Zvir. Pertanto, da corso d’acqua principale diventa affluente, invertendo i ruoli. Tarsa, Eneo e, Fiumara a valle, il corso d’acqua che attraversa Fiume e il suo entroterra è per molti versi speciale.

Gli è stato dedicato un convegno organizzato dalla Facoltà di scienze naturali e matematica (PMF) di Zagabria, in collaborazione con enti, istituzioni e associazioni, nella sala congressi dell’albergo “Jadran”. In particolare, ci si è occupati del tema della biodiversità e dello stato di salute generale del fiume lungo tutto il suo percorso. Il tema è “La biodiversità unica della Rječina e come proteggerla”, commentato da diversi punti di vista. Partiamo da quello di Marijo Hrelja, vicepresidente dell’associazione “Spasimo Ričinu”, piuttosto preoccupato: “Il nostro obiettivo è quello di impedire l’ulteriore devastazione della Rječina e di lasciare un corso d’acqua in buona salute per le prossime generazioni. Ci sono stati degli interventi lungo il corso del fiume e intorno ad esso. Vorremmo poter rimediare agli errori commessi. Non è soltanto un canale lungo il quale l’acqua scorre dalla sorgente alla foce”.
Hrelja ricorda che da quand’era bambino il letto del fiume e le aree circostanti erano molto diverse da quelle che si presentano oggi, ma anche nel contesto attuale la situazione generale non sembra poi tanto drammatica. Ce lo conferma Ivana Buj, del Dipartimento di biologia del PMF: “Questo è un convegno scientifico che raccoglie esperti di vari settori e rappresentanti di associazioni che si impegnano per la salvaguardia del fiume. In effetti, si tratta di un corso d’acqua speciale che non si distingue per la sua lunghezza o per la portata d’acqua. La sua biodiversità è unica. Ospita un grande numero di invertebrati, di insetti e di molluschi. Comunque, la presenza più singolare è quella della trota. Mi riferisco a una varietà particolare, unica quando parliamo dei fiumi che sfociano nell’Adriatico. Appartiene alla linea danubiana, che lungo il suo percorso evolutivo, forse uno o due milioni di anni fa, è rimasta qui, generando una particolare struttura genetica. È la stessa trota, ma un po’ diversa. C’è il granchio di fiume (Austropotamobius pallipes), una specie sotto tutela a livello europeo”.
Senza allontanarci troppo dal presente, ricordiamo i vari colori con cui il fiume attraversava la città, portando con sé liquami di varia natura che l’ex Cartiera e il macello riversavano, spesso senza controllo, nel corso d’acqua. I tempi sono decisamente cambiati, per fortuna, anche a monte. “Possiamo constatare che a livello di biodiversità il fiume gode di buona salute. Gli stessi parametri ecologici lo confermano lungo tutto il percorso, fino al segmento che attraversa il tessuto urbano. Il quadro peggiora, inevitabilmente, quando il fiume raggiunge la città dove il quadro viene condizionato dalle attività umane, dall’inquinamento e dalla presenza di specie invasive. Questi sono i fattori che minacciano maggiormente la salute della Rječina. Siamo qui per cercare delle soluzioni, dei modi con cui limitare i rischi per salvaguardare la biodiversità. Tutto sommato, rispetto a gran parte dei fiumi in Croazia, questo si trova in condizioni eccellenti”.
È una buona notizia per tutti, rappresentando, tra l’altro, la sorgente principale per l’approvvigionamento idrico di Fiume e di diverse località limitrofe. Per 7-8 mesi all’anno assicura acqua di ottima qualità che alla sorgente non supera quasi mai i 6°C. Grazie a ciò richiede meno trattamenti e meno cloro prima di raggiungere i nostri rubinetti.

Un momento del convegno.
Foto: RONI BRMALJ

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