Fiume. Asili cittadini, 300 bambini non iscritti

La sezione cittadina dell’HDZ punta il dito contro il sindaco, incapace di risolvere il problema

0
Fiume. Asili cittadini, 300 bambini non iscritti
Stipo Karaula, Josip Ostrogović, Štefica Jagić Rađa e Danijel Imgrund. Foto: RONI BRMALJ

Una conferenza pervasa dai toni dell’invettiva, quella tenuta dal consigliere cittadino e presidente della sezione di Fiume dell’HDZ, Josip Ostrogović e dai suoi collaboratori intitolata “Asili – nulla è cambiato”. Ha esordito affermando che la Legge sull’autonomia locale determina, tra le altre responsabilità relative ai Comuni e alle Città, anche quelle inerenti all’assistenza, all’educazione e alla formazione elementare dei bambini. In tale contesto ha rilevato che “in base alla Legge sull’istruzione prescolare ogni bambino d’età prescolare ha diritto all’iscrizione in un asilo. Nella Città di Fiume circa 300 bambini non sono riusciti a iscriversi, pertanto le loro famiglie si trovano a dover affrontare una seria problematica di vita. Chi ha negato ai bimbi di Fiume il diritto legale all’asilo? Chi ha creato difficoltà alle suddette famiglie? La risposta è chiara: gli unici colpevoli sono l’incompetente sindaco di Fiume, Filipović, e il longevo governo dell’SDP. E come egli, presunto socialdemocratico, reagisce a questo grave problema sociale? Alzando le spalle e sostenendo che lo stesso persiste da più di 30 anni, come se si trattasse di una forza superiore che non lo riguarda affatto, lasciando che se la cavino da soli. Il suo disinteresse nei confronti dei bambini non iscritti e dei giovani cittadini del capoluogo quarnerino è ovvio anche in considerazione del fatto che, sebbene da oltre tre anni sia stato rilasciato il permesso di costruzione dell’asilo infantile di Rastočine, né il primo cittadino né l’SDP, non hanno nessuna intenzione di edificarlo, con la scusa delle spese troppo alte. Al contempo, senza batter ciglio, sulla base di una sola frase di spiegazione poco convincente e senza porre troppe domande, hanno versato 4 milioni di euro per l’Energo, garantendo per la stessa altri 10 milioni. Fatto sta che questo governo cittadino non ha alcuna visione né competenza per occuparsi dell’educazione e formazione prescolare, non effettua alcun monitoraggio della situazione e delle necessità, come neppure alcuna politica di sviluppo di una rete di asili e, a eccezione dell’avvio della costruzione di un asilo italiano, di cui si parla da oltre un decennio, non si è fatto assolutamente nulla. A questo punto desideriamo chiedere al sindaco come intende procedere per risolvere la situazione e, nel caso non conosca la risposta, di consultarsi con il suo mentore, Vojko Obersnel, o con Peđa Grbin, il quale ipocritamente loda e dipinge Fiume quale esempio e baluardo dell’SDP. Purtroppo, temo che non avremo alcun feedback”.
Sulla falsariga delle sue parole Štefica Jagić Rađa, dopo aver espresso la sua preoccupazione per il deterioramento del quadro demografico cittadino e l’invito a Filipović all’urgente adozione delle misure necessarie, ha aggiunto: “Il governo croato, con a capo il primo ministro Andrej Plenković, ha stanziato 215 milioni di euro per la costruzione, la sistemazione e l’attrezzatura delle istituzioni prescolari, nonché è stato pubblicato un secondo bando per l’assegnazione di contributi dell’importo di 51 milioni di euro. Con gli stessi riteniamo si potrebbero edificare almeno due asili”.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display