Fiume. Affinché l’Olocausto non si ripeta mai più

Nel Cimitero di Cosala ieri tradizionale commemorazione delle vittime della Shoah

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Fiume. Affinché l’Olocausto non si ripeta mai più
Gli alunni della scuola “Škurinje” davanti al Monumento. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

“E Dio che piange nuovamente? Perché l’uomo lascia di nuovo l’uomo”. Queste parole, tratte dal libro “Kadišl i nebeski putnici” (Il Kaddish e i viaggiatori celesti) della scrittrice ebreo-croata Jasminka Domaš, sono state scandite da un’alunna della scuola elementare “Škurinje” davanti al Monumento alla memoria del cimitero ebraico di Cosala in occasione della celebrazione del Giorno della Memoria, che ricorre oggi. Un ricordo del passato, ma anche un monito per il presente, poiché le guerre e i massacri rimangono, purtroppo, una realtà quotidiana.

Come tutti gli anni, la città di Fiume ricorda con vari eventi questa tragedia immane, commemorando le vittime dell’Olocausto. La Giornata è stata introdotta dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005 con cui ha stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio, perché in questa data, nel 1945, le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nell’offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, mettendo in luce gli orrori avvenuti nel campo di sterminio.

Fiume commemora ogni anno le vittime dell’Olocausto assieme agli alunni della SE “Škurinje”, promotrice del progetto “Crocus” (“Šafran”) in collaborazione con la Comunità ebraica di Fiume e con l’associazione cittadina degli antifascisti. L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Irlandese per l’Insegnamento sull’Olocausto (HETI – Holocaust Education Trust Ireland), patrocinata dalla Comunità europea e ormai estesa a molti Paesi europei, tra i quali anche la Croazia (dal 2012), è un modo tangibile per introdurre ai ragazzi l’argomento della Shoah e aumentare la consapevolezza dei pericoli della discriminazione, dei pregiudizi e dell’intolleranza. Grazie all’insegnante della scuola di Valscurigne, Nevenka Ilić, l’argomento è stato spiegato agli alunni e viene portato avanti con successo da diversi anni. L’incontro davanti al Monumento si è avvalso ieri della presenza della vicesindaca Sandra Krpan, della rappresentante della Questura litoraneo montana, sezione per la prevenzione, Nives Kajfeš Grčko che ha distribuito alla scolaresca l’opuscolo “Dire no al dialogo dell’odio” dei rappresentanti dell’associazione degli antifascisti, degli alunni della IIIa e IIIm della Scuola media superiore italiana, accompagnati dalla professoressa Rina Brumini, e dai rappresentanti della Comunità ebraica di Fiume, Vivian Špacapan e Ranko Špigl, suo presidente.

La professoressa Rina Brumini.
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Storia, maestra di vita?
La prof.ssa Brumini ci ha fatto sapere che con la giornata di oggi si commemora la Shoah, ovvero la data scelta per ricordare le vittime dell’Olocausto, i 6 milioni di morti, non tutti, ma in gran parte ebrei, sui quali sono state applicate le leggi razziali fasciste. “Purtroppo, la massima ‘La Storia è maestra di vita’ non può venire presa alla lettera. Siamo sempre circondati da valori tossici, da guerre, da razzismo, da intolleranza, motivo per cui dobbiamo continuare a educarci, a motivare i giovani a intraprendere un giusto cammino, uguale per tutti”, ha sottolineato la prof. Rina Brumini.
A livello locale, l’Olocausto ha portato via gran parte della popolazione ebrea. “Non esistono documenti comprovanti il numero esatto delle persone scomparse, in quanto la testimonianza scritta è andata perduta con il tempo tra nazismo, fascismo, liberazione ed esodo, che Fiume ha vissuto in persona. La sua comunità ebraica è piccola, ma molto attiva culturalmente”, ha concluso Rina Brumini.
Successivamente è stato osservato un minuto di silenzio in onore di tutti gli oppressi e, secondo l’usanza ebraica, sono stati messi sassi sul Monumento, mentre gli alunni della scuola hanno eseguito una breve recita in ricordo delle vittime.
“Le vittime dell’Olocausto e l’eccidio del popolo ebraico va ricordato e cerchiamo di creare un futuro dove una cosa del genere non potrà mai più accadere”, ha ribadito la vicesindaco Sandra Krpan.
L’associazione UABA di Fiume oggi alle ore 10.30 ricorderà le vittime dell’Olocausto davanti al portone di via Ante Starčević al civico 5 dove sono state poste le prime Pietre d’inciampo a Fiume e in Croazia, mentre lunedì 29 gennaio, sempre alla stessa ora, sarà scoperta una targa sulla facciata della SEI “Belvedere”, a ricordo di tutti gli insegnanti, professori e alunni, vittime dell’Olocausto.

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