Fiume. A Sušak Centro diurno per la demenza senile

L'Arcidiocesi di Fiume in collaborazione con varie istituzioni statali, regionali e cittadine e supportata dagli sponsor è riuscita ad avviare la prima fase per offrire assistenza e supporto

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Fiume. A Sušak Centro diurno per la demenza senile
L’ex convento trasformato in Centro diurno. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Dopo lunghi anni di incertezza, ieri ha iniziato a operare il Centro diurno per persone affette da demenza senile, un progetto dell’Arcidiocesi di Fiume i cui spazi si trovano nel vecchio convento delle suore, nelle immediate vicinanze della chiesa dei Santi Cirillo e Metodio, nel rione di Sušak, ed è l’ultima di una serie di strutture predisposte per offrire assistenza e supporto, in questo caso alle persone che sono affette da disturbi cognitivi e demenze. La Casa potrà ospitare 15 assistiti, dalle ore 7 alle 17, a cui verranno offerti tre pasti giornalieri numerosi servizi, precisamente assistenza sanitaria e igienica (solo per gli utenti che necessitano di aiuto nella cura di sé), terapia fisica, attività lavorative, assistenza nutrizionale e sociale. Per offrire servizi di qualità è stato assicurato un team di professionisti, ovvero un’infermiera, una governante, personale per i servizi di cucina, un fisioterapista, un tecnico e una donna di servizio.
Per fruire del soggiorno giornaliero, gli utenti o i loro tutori dovranno presentare domanda all’Istituto di Previdenza Sociale, che fornirà loro tutte le informazioni relative alla necessaria documentazione (documentazione personale, documentazione medica, livello di reddito). Il pagamento del servizio dipende dalle condizioni economiche della famiglia del fruitore. Dopo che l’Istituto avrà raccolto e analizzato tutta la documentazione, approverà la richiesta per l’accoglienza. L’Arcidiocesi di Fiume ha investito finora ingenti risorse finanziarie per la costruzione e l’attrezzatura di gran parte dell’istituzione con il supporto anche della Caritas Croazia, il Ministero del lavoro, del sistema pensionistico, della famiglia e delle politiche sociali, la Regione litoraneo-montana, la Città di Fiume e la Città di Abbazia, e parte delle donazioni è stata sostenuta dalla Conferenza episcopale americana. Si tratta della prima fase, con l’obiettivo di realizzare una struttura di degenza stabile. Con esso, il secondo e il terzo piano dell’istituto verrebbero utilizzati per l’assistenza ospedaliera di 18 utenti nelle fasi media e grave della malattia. Inoltre, si prevede di attrezzare la stanza sensoriale con metodo Snoezelen volto a sviluppare la percezione in pazienti con disabilità intellettive. Il servizio del suo utilizzo sarà offerto non soltanto agli utenti della Casa per persone affette da demenza, ma anche alla comunità locale.

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