Con l’allentamento delle misure epidemiologiche, si torna a viaggiare. Nel mese di febbraio, Fiume ha registrato degli ottimi risultati, continuando così l’andamento positivo avuto già a gennaio. Infatti, nel corso del mese più corto dell’anno – contrassegnato generalmente dagli eventi carnascialeschi, quest’anno in tono decisamente minore a causa della pandemia –, ci sono stati 6.241 arrivi, ovvero il 164 p.c. in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e il 13 p.c. in più rispetto al 2019. Basta quindi immaginare di quanto sarebbe salita questa percentuale l’attesa Sfilata internazionale di Carnevale, che ogni anno attira in Corso migliaia di persone da tutto il mondo, non fosse stata cancellata (e posticipata al mese di giugno).

I turisti stranieri hanno realizzato 3.529 arrivi, il che corrisponde al 357 p.c. in più se paragonato al febbraio del 2021 e il 13 p.c. in più in confronto al 2019. In totale a febbraio ci sono stati 19.452 pernottamenti, il che equivale al 126 p.c. in più del 2021 e all’11 p.c. in più del 2019.

Bisogna sottolineare che Fiume anche a febbraio si trovava al terzo posto a livello nazionale per quanto riguarda i pernottamenti realizzati nelle strutture private e al settimo posto per quanto concerne i pernottamenti in generale, che ammontano a oltre 19mila. Rallegra particolarmente il fatto che c’è stato il grande ritorno degli ospiti italiani, un mercato molto importante per Fiume, i quali hanno registrato 1.663 pernottamenti, piazzandosi al primo posto in classifica.

Gli operatori turistici del capoluogo quarnerino guardano quindi con ottimismo l’imminente periodo che, pandemia ed eventi in Ucraina permettendo, dovrebbe risultare una stagione molto simile a quella avuta nell’anno record 2019. Sperando poi che il 2023 sia l’anno in cui il turismo potrà finalmente rifiorire senza più ostacoli.