Europa, ascoltare la voce dei giovani

Presentata ad Abbazia la campagna intitolata «Diventa anche tu un sostenitore dei diritti dei bambini»

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Europa, ascoltare la voce dei giovani
Sanja Škorić mentre si rivolge ai presenti. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Si è svolta ieri mattina, a Villa Antonia ad Abbazia, la presentazione della campagna “Diventa anche tu un sostenitore dei diritti dei bambini”, coordinata dalla rete internazionale Eurochild, assieme ad altre 22 organizzazioni europee impegnate a promuovere la partecipazione dei più giovani nelle decisione della società. A presenziare, oltre alla conduttrice del programma Antonia Katic, la segretaria della società “Associazione Nostra infanzia” Sanja Škorić, i membri del Consiglio cittadino dei bambini di Abbazia e la consigliera del Difensore civico per l’infanzia Ana Albrecht Čekada.

La campagna si basa sulle ricerche svolte sotto il nome “L’Europa come la vogliono i bambini (Europa kakvu djeca žele)” che in pratica è una sorta di questionario online in lingua inglese (accompagnate da alcuni gruppi focus solo in alcuni stati per ricavare risposte tramite una discussione) che viene fatto alla vigilia delle elezioni per il parlamento europeo. In quest’occasione vi hanno partecipato i giovani di tutte gli stati membri dell’Unione Europea (ad eccezione della Lettonia) con un totale di circa 9.200 bambini. L’intento delle ricerche è far capire agli adulti come i più giovani vedono le dinamiche e gli avvenimenti che li circondano, cosa ritengono di cruciale importanza da risolvere, cosa li preoccupa e quali consigli potrebbero dare. È un modo per trasmettere le proprie idee a quei politici che mostrano la giusta sensibilità e che potrebbero portarle con sé nel parlamento europeo per essere discusse.
La campagna è un appello ai futuri candidati per impegnarsi, durante il loro mandato, nel difendere i diritti ed i punti di vista dei bambini.
L’Abbaziana Lana Golubović, membro della 3a sessione dell’Eurochild ha avuto il grande onore di presentare di persona i risultati delle ricerche di tutta Europa proprio nel parlamento europeo. Per Abbazia, forse la più attiva di tutte le 44 città (assieme a Varaždin, Koprivnica e Zabok) che presentano nei propri organi amministrativi il consiglio cittadino dei bambini, è un grande onore.
Alla fine nemmeno uno dei candidati al parlamento europeo ha voluto presenziare alla presentazione della campagna, il che ha rattristato Sanja Škorić. “Uno dei candidati, Valter Flego è stato a Parenzo qualche giorno fa, e speravamo che qualcuno di loro si unisse anche a noi qui oggi. Abbiamo bisogno di un’Unione europea che sostenga ogni bambino – nelle attività interne ed esterne dell’UE – indipendentemente da chi sia, dove viva, da dove venga e da come esprima il suo sé più autentico, godendo di diritti comuni a tutti gli altri e senza alcuna discriminazione. Un ponte tra noi e il parlamento europeo che decide, sono appunto i nostri candidati che potrebbero essere i futuri parlamentari a Bruxelles.”
Ana Albrecht Čekada si è rivolta al giovane pubblico spronandoli nel battersi sempre per i propri diritti ed ha spiegato l’importanza della Convenzione sui diritti dei bambini, documento fondamentale che copre tutto ciò che è legato ai bambini, e dall’enorme peso giuridico che tutte le leggi devono seguire.
Per la cronaca attualmente è di scena il 14º Consiglio cittadino dei bambini, attivo nella decisione di tutte le politiche a livello europeo dal 2010. Lana Golubović è l’attuale sindaca dei bambini e poco tempo fa è stato eletto il nuovo rappresentante per il 4º consiglio cittadino dell’organizzazione Eurochild, Leon Malić sempre di Abbazia.
Le preoccupazioni dei più giovani, visibili dalle loro risposte fuoriuscite dal questionario (al quale in Croazia hanno partecipato circa 1500 bambini), si riferiscono ai vicini conflitti armati (82%), alla sanità mentale (79%), al trovare lavoro (76%), al diritto all’istruzione (76%) e al problema della violenza e del crescente bullismo (71%). Per quanto riguarda quello che l’Unione Europea dovrebbe mettere al primo posto come problema ci sono l’istruzione (64%), la sanità mentale (59%), la violenza ed il bullismo (51%) e la creazione i maggiori possibilità di lavoro e più diritto all’istruzione (42%).

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