La regina Maria Teresa gettò 250 anni fa le basi a Trieste e a Fiume per quello che sarebbe diventato successivamente il Corpo della Capitanerie di Porto che sotto vari Stati e regimi è arrivata ai giorni nostri. L’anniversario è stato celebrato ieri a Fiume, nella sala dei marmi del Palazzo del Governo, nella ricorrenza del 20 maggio che è la Giornata europea dei mari, istituita nel 2008, come leggiamo negli atti ufficiali, come festività annuale organizzata dall’Unione europea per sensibilizzare i cittadini sul ruolo fondamentale dei mari e degli oceani nell’ecosistema mondiale.
Padrone di casa alla cerimonia il capitano Darko Glažar, a capo della Capitaneria fiumana, che ricopre anche l’incaico di responsabile del Centro operativo per le emergenze ambientali in mare.
Per l’occasione è intervenuto per la prima volta, dopo la riconferma alla guida del Ministero del Mare, Trasporti e Infrastrutture, Oleg Butković, al suo primo compito istituzionale nel nuovo mandato. “La rete delle Capitanerie ricopre un ruolo fondamentale, imprescindibile, nel campo della sicurezza, un sistema il cui compito è di salvaguardare e tutelare da ogni rischio le persone e il demanio marittimo. Siamo a 250 anni dall’editto di Maria Teresa che nominò un capitano di porto a Trieste e, cosa di cui andiamo fieri, a Fiume. In tutti questi anni il sistema si è sviluppato e rappresenta oggi l’emanazione delle autorità nel mare. Questa è un’eredità che il nostro Paese ha fatto sua, costruendovi la propria identità e vocazione marinara. Sono cambiati gli Stati e l’assetto organizzativo, ma le mansioni e le prerogative sono rimaste sempre le stesse. C’è la sicurezza della navigazione, l’incolumità delle persone e la tutela dell’ambiente, oltre al controllo dei natanti e dell’utilizzo del demanio marittimo. Inizialmente, il sistema coprì soltanto il mare, ma poi arrivò a istituire questo servizio indispensabile anche nel traffico fluviale. Oggi in Croazia ci sono 12 Capitanerie, di cui 8 marine tra Pola e Dubrovnik e 4 nel segmento delle acque interne, con complessivi 61 uffici”.
Passata la campagna elettorale, le elezioni e le settimane che sono seguite, un periodo caratterizzato da ogni sorta di scambi di cortesie tra le forze politiche, sembra essere tornata la calma, la tranquillità e la volontà, con l’esito delle urne ormai metabolizzato, di collaborare. “Nell’ambito del pacchetto di misure per riformare il settore della marineria, nel 2019, dopo trent’anni, veniva varata la nuova legge sulle Capitanerie di porto. Lo scorso anno il Parlamento ha approvato anche la nuova legge sul demanio marittimo. Abbiamo avviato il processo di ammodernamento della flotta destinata a garantirci la sicurezza in mare. Lo scorso anno sei unità per il pronto soccorso, in collaborazione con il Ministero della Sanità e l’istituto per la medicina d’urgenza, sono entrate in servizio assieme a due gommoni, delle nove unità tra le quali ci saranno altre sette unità in alluminio fino alla fine dell’anno. Entro il 2027 le Capitanerie disporranno di 37 nuove unità con due navi multifunzionali di 40 metri, destinate alle operazioni di salvataggio in mare aperto e in quelle di tutela ambientale, quando si verificano casi di inquinamento”, ha aggiunto il ministro Butković.
Lo scorso anno sono state effettuate circa 500 operazioni di ricerca o salvataggio coordinate dal Centro che ha sede a Fiume. Nell’arco di un anno vengono eseguiti oltre 6.000 controlli o ispezioni, prestando servizio 0-24. “Siamo riusciti a migliorare lo status dei dipendenti in questo settore in cui le paghe sono state aumentate dal 5 a oltre il 30 per cento, migliorando anche le condizioni di lavoro per attirare i giovani da inserire nel sistema che sta superando le 400 unità. Infine, dai sondaggi dell’Istituto per il turismo, scopriamo che la sicurezza è il secondo motivo per cui i diportisti scelgono la Croazia per le loro vacanze, mentre il primo è la bellezza delle nostre coste e isole”, ha concluso il ministro, preceduto dagli interventi del sindaco Marko Filipović e del presidente della Regione Litoraneo-montana Zlatko Komadina. Il primo, all’inizio del suo breve intervento, si è congratulato con Butković per la riconferma con un auspicio: “Mi auguro che la collaborazione possa continuare per realizzare i grandi progetti per i quali in questi ultimi anni siamo sempre riusciti a trovare un’intesa”. Komadina ha invece consegnato al capitano Glažar il premio della Regione per il suo contributo alla protezione e tutela del mare.
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