Estrasse la «Galeb»… e altre cento navi

A Draga di Moschiena scoperta una lapide commemorativa, omaggio a Adam Armanda, ingegnere navale e tra i nomi locali più illustri

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Estrasse la «Galeb»… e altre cento navi
A destra Riccardo Staraj durante la scopertura della lapide. Foto: RONI BRMALJ

Armanda è uno dei cognomi tipici in questa parte del Quarnero, in particolare a Draga di Moschiena. Adam Armanda-Totina è uno dei suoi cittadini più illustri, riconosciuto per i suoi talenti e i suoi meriti, amato dalla gente del posto per la sua semplicità, al punto da meritarsi una poesia per lui scritta dal poeta Drago Gervais.

Sabato scorso è stata scoperta sul lungomare, in prossimità di villa Zagabria, una lapide commemorativa, un piccolo omaggio ad Adam Armanda, con una grande partecipazione di cittadini tra cui la famiglia e tanti vecchi amici. Non fu né un cantante né un calciatore e la sua fama la raggiunse come ingegnere navale, progettando navi da guerra tra i due conflitti mondiali per poi assumere un ruolo nuovo nel dopoguerra. Sui fondali dell’Adriatico vennero a trovarsi centinaia di navi affondate durante la Seconda guerra mondiale, quelle militari e molti mercantili. Armanda si occupò del loro recupero, di riportarli in superficie e di rimetterli nelle condizioni di riprendere servizio in un Paese come la Jugoslavia che aveva necessità di riavviare la propria economia. Tra le oltre cento navi di cui Adam Armanda guidò le operazioni di recupero ce n’è una che tutti conosciamo abbastanza bene. Ci riferiamo alla “Ramb III”, umile mercantile che successivamente sarebbe diventato il panfilo di Josip Broz Tito, tra visite illustri della politica internazionale alla mondanità. È la “Galeb” che si appresta, tra non poche polemiche, ad approdare sul Molo longo fiumano come nave museo.
Il 18 ottobre ricorreva il 125º anniversario della nascita di Adam Armanda, uomo simbolo dell’identità locale. Per l’occasione è stata avviata l’iniziativa di dedicargli una lapide la cui forma ricorda quella dei ciottoli delle splendide spiagge di Draga di Moschiena. L’iniziativa è partita dalla Cattedra del Sabor ciacavo in collaborazione con la locale Comunità degli Italiani, l’Ente per il turismo e il Comune, rappresentato alla cerimonia di sabato dal sindaco Riccardo Staraj: “A questo cognome leghiamo gli inizi del turismo in quest’area, alla vela, alle attività subacquee, all’ingegneria meccanica, ma colui che si è fatto più strada è Adam, ingegnere navale Totina. Nella sua vita, piuttosto breve, nato nel 1898 e morto nel 1958, diede un contributo notevole all’ingegneria navale.
La sua vocazione lo allontanò presto dal luogo natio (si trasferì a Zagabria), ma non ruppe mai il suo legame con Draga di Moschiena, facendo visita ai familiari e agli amici. È importante che persone come lui trovino un posto nella memoria collettiva anche con iniziative come questa”. La lapide commemorativa è bilingue in croato e inglese.

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