Epatite C e HIV: il test è essenziale

L’associazione Hepatos in occasione della Settimana delle malattie infettive

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Epatite C e HIV: il test è essenziale

Dal 22 al 29 novembre, in 53 Paesi della Regione Europea dell’OMS, oltre 600 tra community, ONG e istituzioni pubbliche si uniranno in uno sforzo comune, grazie all’impegno di migliaia di volontari e attivisti, per offrire test gratuiti e consulenze per l’HIV, le epatiti virali e altre infezioni sessualmente trasmesse (IST). Promossa fin dal 2013 da Eurotest, vastissima rete di realtà europee, la European Testing Week si tiene due volte l’anno, costituendo una delle più importanti mobilitazioni del mondo sui temi della salute pubblica. “Trattasi di un momento molto importante per l’associazione fiumana Hepatos che, in collaborazione con l’Istituto regionale per la salute pubblica, il Dipartimento per l’epidemiologia, quello di Salute mentale, il Dipartimento di prevenzione e trattamento ambulatoriale delle malattie inerenti alle dipendenze, il Centro clinico-ospedaliero di Fiume con la sua Clinica di medicina interna e le associazioni CroMSIC (Croatian Medical Students’International Committee) e la Facoltà di economia di Fiume, rileverà l’importanza della Settimana europea per la promozione del test sull’HIV e sull’epatite virale, come pure il Mese della lotta contro le dipendenze e la Giornata mondiale per la lotta contro l’Aids. Lo farà con una serie di iniziative molto interessanti”. Ad annunciarlo in conferenza stampa è stata Aleksandra Marković, presidente della Hepatos. Ad affiancarla, l’epidemiologa Tanja Staraj-Bajčić, il primario della Clinica di medicina interna, il gastroenterologo dott. Davor Štimac, e il vicepresidente dell’Associazione, Renato Prnjak.

 

Marković ha spiegato che, lanciata in occasione del World Aids Day 2013, la Settimana europea del test si articolerà, come già detto fino al prossimo 29 novembre e avrà come obiettivo aumentare la consapevolezza della cittadinanza sull’importanza e l’efficacia del test all’Hiv e all’epatite C. Lo stesso è gratuito e rapido, il risultato viene comunicato in 20 minuti, se non è reattivo significa che non è avvenuto contatto con uno dei due virus nei tre mesi precedenti, se invece il test è reattivo dev’essere eseguito un esame su campioni di sangue in laboratorio e, a chi ne ha la necessità, viene fissato un appuntamento nella Clinica per le malattie infettive per effettuare il test di conferma e parlare con i medici specialisti.

Tanja Staraj – Bajčić ha voluto sottolineare che, nel corso di tutto il periodo pandemico, chiunque ne avesse avuto bisogno, poteva effettuare il test di conferma gratuito presso il Centro per l’esame anonimo e volontario. Lo scorso anno sono stati effettuati circa 300 controlli, mentre quest’anno si è arrivati a 120.

“Oggidì per la cura dell’epatite C vi sono medicine nuove, semplici da assumere, con tempistiche di guarigione che arrivano fino a dodici settimane, cosa che, in passato, non era possibile. I pazienti dovevano sottoporsi a terapie molto lunghe e complicate. Nonostante ciò, vi sono ancora molti ammalati che non si curano, per lo più per il fatto di non essere a conoscenza di essere contagiati. Per tale ragione, ben vengano tutte le iniziative in questo senso”, ha dichiarato Davor Štimac.

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