Due realtà a confronto tra i banchi di scuola

Gli alunni dell’FVG, inclusi nel progetto «Open Windows of Europe», durante il loro soggiorno a Fiume hanno fatto visita a varie istituzioni della CNI tra cui anche l’EDIT

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Due realtà a confronto tra i banchi di scuola
I ragazzi accolti da Ilaria Rocchi. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Nell’ambito del progetto “Open Windows of Europe”, finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, di cui l’Educandato statale collegio Uccelis di Udine è la scuola capofila, un gruppo di ragazzi provenienti dalla suddetta Regione, ha soggiornato per una settimana a Fiume dove ha avuto modo di frequentare le lezioni assieme ai coetanei della Scuola media superiore italiana. Infatti, la SMSI di Fiume è coinvolta nel progetto da tre anni a questa parte. Si tratta di un progetto di mobilità studentesca il cui intento è promuovere la positiva e costruttiva integrazione dei sistemi scolastici dell’area Alpe-Adria. Un’occasione per scoprire nuove realtà, ma anche per fare amicizia e conoscere meglio la nostra città. In questi 7 giorni, i ragazzi, oltre a frequentare le lezioni all’ex Liceo, ha fatto visita ad alcune istituzioni della CNI, quali la Comunità degli Italiani, il Dipartimento di italianistica e la casa editrice EDIT. In quest’ultima sono stati accolti dalla caporedattrice del quindicinale Panorama, Ilaria Rocchi, che li ha introdotti nel mondo della stampa minoritaria. Dopo una breve presentazione delle testate, Rocchi ha ripercorso per gli ospiti la storia di Fiume, spiegato che esistono scuole, elementari e medie, nonché asili e altre istituzioni in cui la lingua italiana è di casa. Ha spiegato che cosa significa fare il lavoro di giornalista in una lingua della minoranza e parlato delle sfide alle quali la CNI va incontro ogni giorno. I ragazzi hanno visitato poi il reparto grafici e appreso come nasce il giornale.

I ragazzi provenienti dal Bel Paese sono stati affiancati dai loro coetanei di Fiume, e accompagnati dal docente di geografia dell’SMSI, Enea Dessardo e dalla docente di lingua inglese al Liceo classico europeo Uccellis di Udine, Ivana Londero, la quale ci ha spiegato l’obiettivo del progetto. “Questo progetto ha coinvolto tutte le scuole della Regione anche se le mete sono diverse. Obiettivo principale è recuperare e mantenere i rapporti con le città dove c’è una Comunità italiana attiva, confrontare le tradizioni, la cultura, la lingua e i sistemi scolastici. Alcuni dei ragazzi coinvolti sono a Fiume, altri a Capodistria, altri ancora stanno partendo per l’Albania (Valona) e l’ultimo gruppo è a Klagenfurt (Austria). Alla fine del progetto ci sarà una cerimonia ufficiale a Udine, con i dirigenti scolastici e la Regione FVG che ha finanziato il tutto”, ha spiegato Ivana Londero, dicendosi molto contenta di avere potuto conoscere Fiume, visto che sono tanti gli italiani che trascorrono le vacanze in Croazia al mare, ma che in realtà non conoscono le città come tali.

Un ottimo sistema scolastico
L’esperienza nel capoluogo quarnerino è stata, a detta dei ragazzi, molto interessante e per certi versi molto diversa da quanto s’aspettavano. Riccardo ha spiegato che il progetto è partito già lo scorso anno scolastico, quando hanno iniziato a lavorare in diversi gruppi con tutti i ragazzi coinvolti, provenienti anche da altri Stati. “Ora stiamo ultimando il sito web dove tutto quanto è stato fatto verrà presentato durante la cerimonia finale. Per quanto riguarda la settimana trascorsa a Fiume, devo dire che mi piace tanto il fatto che da voi le lezioni durino 45 minuti, dopo di che ci sono i 5 minuti di pausa. Da noi invece ci sono intervalli di lezione di circa 55 minuti, però non ci sono spazi di pausa tra un’ora e l’altra, non c’è una stacco vero e proprio. Devo dire che questa modalità la trovo molto più semplice da affrontare perché aiuta a rimanere più concentrati e stimolano lo studente. Un bellissimo sistema scolastico”, ha detto.
Morgana è entusiasta di questo scambio, ma anche dalla nostra città. “Fiume a prima vista mi ricorda Trieste, anche se mi sembra molto più aperta come spazio. Avete il mare, tanti monumenti. Ho notato che la vita è meno frenetica e che la città è abbastanza tranquilla e completa di tanti servizi. Mi fa piacere vedere la Comunità italiana così viva, non me l’aspettavo. E poi ci sono anche la stampa e vari progetti. Mi rincuora sapere che vicino a noi ci sia questa realtà. Per quanto riguarda le lezioni a scuola, le trovo molto diverse. Il vostro sistema, con le pause di 5 minuti, è molto più dinamico, anche perché si cambiano aule tra un’ora e l’altra. Le pause ci vogliono perché a fine giornata un alunno è veramente esausto. Durante le lezioni ho notato delle differenze, del tipo che durante le ore di storia ci si concentra tanto sui vostri eroi di guerra, che noi non conosciamo. Ho trovato interessanti le lezioni di croato perché mi affascinano le lingue slave. Da noi si studiano il tedesco, lo spagnolo e l’inglese”, ha concluso.

Karaoke in CI
Il coordinatore del progetto a Fiume è il prof. Enea Dessardo. “Ho avuto molti contatti con la docente Londero e in pratica in questi giorni il mio compito è stato quello di guidare i ragazzi, assieme alla prof.ssa, che hanno frequentato le lezioni nella IVa (liceo generale) e nella IVm (scientifico-matematico). Una volta terminate le lezioni abbiamo visitato il Castello di Tersatto, il Dipartimento di italianistica e ora l’EDIT. Giovedì sera c’è stato, invece, un incontro alla CI dove abbiamo organizzato una specie di serata sociale con balli, karaoke, assieme agli altri alunni del Liceo. Colgo quindi l’occasione per ringraziare tutti gli enti e le istituzioni che ci hanno accolti e di conseguenza per averci dato modo di presentare la nostra realtà ai ragazzi dall’Italia”, ha affermato infine Dessardo

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