Dopo 15 anni si dimette il sindaco di Crikvenica

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Dopo 15 anni si dimette il sindaco di Crikvenica
Damir Rukavina, l'ormai ex sindaco di Crikvenica

Il sindaco di Crikvenica, cittadina a circa 30 chilometri a sud di Fiume, Damir Rukavina (HDZ) ha rassegnato oggi, venerdì 12 gennaio, le dimissioni. Ha ricoperto questo incarico per 15 anni e ha annunciato le dimissioni in una nota.

“Oggi ho rassegnato le dimissioni dalla carica di sindaco della città di Crikvenica. Grazie alla fiducia che i cittadini di Crikvenica mi hanno conferito per quattro volte. Durante i miei quattro mandati, Crikvenica, Jadranovo, Dramalj e Selce sono cambiate significativamente, la nostra città è diventata un luogo piacevole per la vita di tutti i suoi cittadini”, si legge nella dichiarazione.

“Crikvenica è oggi una città finanziariamente stabile, il bilancio per l’anno 2024 è stato approvato, e tutti i progetti pianificati continuano a essere implementati. Presento le dimissioni consapevole del fatto di aver raggiunto l’età per andare in pensione e che è giunto il momento che i più giovani di me assumano la responsabilità di guidare la città. Dopo le mie dimissioni, l’incarico di sindaco sarà ricoperto dalla mia vice di lunga data, Ivona Matošić Gašparović, a cui desidero congratularmi per il nuovo incarico e a cui auguro molto successo”.

Va ricordato che Rukavina è stato condannato in via non definitiva nel settembre del 2022 a cinque mesi di carcere, con la condizionale di un anno. Era stato accusato nel 2012 di abuso di potere mediante favoritismo in una procedura di appalto pubblico.

L”Anti-corruzione croata (Uskok) ha accusato Rukavina di favorire l’azienda Sando, trasferendo formalmente la proprietà di quest’ultima a un’altra azienda nel 2009, come sindaco. Nel 2009, attraverso un contratto diretto, ha favorito l’azienda in relazione ai lavori di illuminazione pubblica a Crikvenica, da cui l’azienda Sando ha tratto beneficio.

Rukavina ha assunto la carica di sindaco nel giugno 2009, e i lavori controversi sono stati conclusi nel luglio e nell’ottobre dello stesso anno.

Sette anni fa, il tribunale di Fiume lo ha condannato a una pena detentiva condizionale, ma nel 2021, dopo il suo appello, la Corte Suprema ha annullato la sentenza e ha rimandato il caso a un nuovo processo.

“Il caso concernente la sentenza del tribunale di Fiume non ha nulla a che vedere con la mia decisione di lasciare la poltrona di sindaco”, ha detto Komadina al quotidiano Novi list.

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