Il gattopardo del Gorski kotar di proprietà di una russa che ha vissuto ad Abbazia

0
Il gattopardo del Gorski kotar di proprietà di una russa che ha vissuto ad Abbazia

Il gattopardo africano ritrovato pochi giorni fa a Mrzle Vodice, nel Gorski kotar, zona montuosa a una trentina di chilometri a nord-est di Fiume è appartenuto a un a donna russa che ha vissuto per un periodo anche ad Abbazia (Opatija).

L’incontro inusuale con l’animale ha destato scalpore in quanto i boschi in cui è si aggirava non sono il suo habitat naturale. È iniziata allora un ricerca per scoprirne la provenienza. Non si tratta di un animale selvatico che si è perso e che vagabondando dalle montagne della Slovenia è finito qui vicino, come si presumeva, si sta invece parlando di una creatura selvaggia che ha trascorso la sua esistenza in cattività.

La proprietaria dell’animale sarebbe una donna russa che ha fatto ritorno nel suo Paese di origine, lasciando qui il suo “cucciolo”. Rimane un mistero dove sia stato il servalo prima del suo ritrovamento.

Ora è sotto la custodia dello ZOO Ruščica, rifugio per animali in convalescenza o feriti,  nell’est della Croazia, dove ha passato qualche giorno in quarantena per poi essere spostato in un alloggio più consono.

Attraverso il certificato CITES, documento che traccia gli animali protetti e in via d’estinzione quando sono di proprietà di privati cittadini, si è scoperto che il servalo proviene da un allevamento svizzero e che è stato venduto a una donna russa, la quale prima si è stabilita in Germania, per poi venire ad Abbazia. In Croazia la donna non ha pagato le tasse sugli immobili, rimanendo debitrice allo Stato di 20mila euro, riportando i media croati. Dopo due contenziosi la proprietaria dell’animale ha lasciato la Croazia e ha fatto ritorno in Russia.

Il servalo, avendo vissuto in cattività, ha trovato la sua nuova casa al rifugio per animali, dove verrà curato e dove si occuperanno di lui nel migliore dei modi, non facendogli mancare niente.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display