La ministra dell’Agricoltura, Marija Vučković, ha svolto una riunione con i rappresentanti delle catene di distribuzione per discutere della commercializzazione della carne suina fresca, secondo quanto riferito dal dicastero.

Il ministero ricorda che la Commissione europea ha sostenuto le misure croate e le attività svolte per contrastare la peste suina africana (PSA), nonché il piano d’azione aggiornato che fornisce garanzie per la possibilità di regionalizzare determinate aree che erano soggette a rigorose misure di controllo della malattia.

Di conseguenza, tutte le aree in Croazia che erano state designate come zone di protezione e di sorveglianza rispetto all’insorgenza della PSA nei suini domestici sono ora classificate come zona III. Questa zona, con l’obbligo di un ulteriore monitoraggio e controllo della situazione riguardo a questa malattia, consente la commercializzazione della carne fresca proveniente dai suini di tale zona.

In questo contesto, la ministra Vučković ha sottolineato durante la riunione che i consumatori possono stare tranquilli: la peste suina africana non è pericolosa per gli esseri umani, e la carne messa in commercio supera tutti i controlli, eliminando così qualsiasi rischio per la salute pubblica.

È stato anche evidenziato come la tempestiva lotta contro la peste suina abbia preservato gli allevamenti croati, fornendo ai produttori assistenza attraverso una serie di misure.

L’ultimo caso di peste suina africana registrato in un’azienda agricola in Croazia risale al 29 novembre 2023. “Le misure stabilite dalla scienza e dall’esperienza hanno prodotto risultati, e il successo nella lotta contro la peste suina africana e la preservazione della produzione suina in Croazia dipendono dal rispetto continuo di tali misure”, si legge nel comunicato.