Črišnjeva, un porto che rivive

Inaugurato, dopo il suo rinnovo, il vecchio scalo traghetti che un tempo collegava l’isola di Veglia alla terraferma

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Črišnjeva, un porto che rivive
L’allargamento a est. Foto: RONI BRMALJ

Si sono conclusi i lavori di ricostruzione del porto ausiliario per traghetti di Črišnjeva, l’ex scalo traghetti che collegava l’isola di Veglia alla terraferma prima della costruzione del ponte di Veglia nel 1980. La seconda e ultima fase del progetto di ricostruzione è costata circa 1,3 milioni di euro e il ministero del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture ha contribuito alle spese al 95 per cento. Il progetto di ricostruzione è partito nel 2013, grazie al quale è stata allargata la zona del porto locale, verso est e verso ovest. Sono stati aggiunti 85 ormeggi, 70 di competenza del Comune e 15 di tipo commerciale. Ieri si è svolta in loco la cerimonia d’apertura alla presenza del vicepremier e ministro del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture Oleg Butković, della vicepresidente della Regione litoraneo-montana Marina Medarić, del sindaco di Kraljevica, Dalibor Čandrlić e della direttrice dell’Autorità portuale Buccari-Kraljevica-Kostrena, Dijana Mihaljević.

Dalibor Čandrlić ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato a quest’opera infrastrutturale di grande portata. “È un risultato che rimarrà alle future generazioni. Nelle vicinanze, tre anni fa, è stato aperto il porticciolo di Carovo. Negli ultimi 5 anni sono stati investiti quasi 4 milioni di euro nel demanio marittimo, che è una somma importante per una piccola città come Kraljevica. Investendo in questo tipo di strutture investiamo anche nella nostra identità”. È stato annunciato un investimento per la nuova spiaggia di Oštro del valore di 2,6 milioni di euro tramite gli investimenti territoriali integrali (ITU) dell’Agglomerato urbano di Fiume.
Il sindaco Čandrlić, in un breve intervento, si è detto soddisfatto che 70 ormeggi saranno di competenza della Città e del Comune di Šmrika, il che andrà a favore della popolazione locale. Con il rinnovamento delle strutture portuali si avrà anche una maggiore resistenza alle intemperie. Visto che il progetto non aveva previsto l’ampliamento dei posti auto, forse ci sarà qualche difficoltà. “Vedremo come andranno le cose nella prossima stagione e provvederemo se sarà necessario pensarci in un secondo momento. Esistono degli accessi alla riva già dopo l’incrocio con la strada che porta al ponte di Veglia, perciò non è necessario scendere fino al porto. Prossimamente è in piano di sistemare la passeggiata a ovest dal porticciolo”.
Marina Medarić ha affermato che al momento non ci sono porti o porticcioli nella Regione litoraneo-montana che non siano stati rinnovati. I progetti di maggior successo avvengono quando c’è una buona sinergia tra tutti i partecipanti e in quest’occasione ha lodato la collaborazione con il ministero. Progetti del genere aiutano la popolazione locale. Ha lodato l’Autorità portuale locale per avere preparato la documentazione in tempo utile aggiungendo che quando si è aperta la possibilità di finanziare il progetto, si era pronti a concorrere. L’inaugurazione di ieri, svoltasi un giorno dopo la festa di San Nicolò, protettore dei marittimi, è stata un ulteriore motivo di festeggiamento.
Il ministro Butković ha espresso i propri auguri in occasione della Giornata della Città di Kraljevica e si è detto grato che l’apertura si sia svolta nello stesso giorno. Gli investimenti nel demanio marittimo hanno raggiunto i 300 milioni di euro grazie anche al sostegno dei fondi europei. Ha ringraziato il sindaco e la Città di Kraljevica come pure la Regione per avere realizzato i progetti in tempo utile per poter poi permettere al ministero di intervenire. Nel 2016 non c’erano ancora i fondi europei ed erano disponibili per questo tipo di progetti soltanto 25 milioni di euro. Nel suo mandato ha insistito che questi fondi vengano triplicati. La Regione litoraneo-montana e la Regione di Ragusa (Dubrovnik) e della Narenta solo le Regioni che hanno avuto maggiore successo nell’adesione ai concorsi per l’ottenimento di fondi europei. Da persona originaria della Regione litoraneo-montana, Butković si è detto molto soddisfatto di questo successo. L’anno scorso è stata completata la ricostruzione di una parte della riva di Buccari. Ha espresso soddisfazione per il fatto che a Kostrena siano in preparazione i lavori di edificazione del frangiflutti nel porticciolo, un progetto finanziato dal ministero. “Gli ormeggi non bastano mai”. Per progetti di questo tipo sono stati assicurati altri 200 milioni di euro negli anni successivi. Il ministro ha parlato di un “rinascimento della costa croata” dato che mai prima d’ora si era investito così tanto nell’infrastruttura portuale. Fino alla fine di quest’anno tramite un bando pubblico sono stati resi disponibili 120 milioni di euro a fondo perduto. “Queste opere sono il riflesso di ogni nucleo marittimo”. In conclusione, Butković ha fatto gli auguri per le prossime festività.
Žarko Žeželić, gestore del ristorante “Prdela” in prossimità dello scalo traghetti, non ha avuto lamentele. “Ora ci sarà più gente che verrà. Non ho preoccupazioni, mi rallegra quest’opera. Questa zona non è al centro dell’interesse per i più ricchi, ma è piuttosto la zona in cui arriva gente locale, ma anche chi vive a Zagabria o nella vicina Slovenia. Il porto in questo versante è in buone condizioni, ma sarebe necessario rinnovare lo scalo di Voz”, ovvero lo scalo sul versante isolano.
Sanjin Juričić, consigliere comunale di Kraljevica, originario di Križišće, si è detto soddisfatto che gli abitanti della sua località avranno voce nell’assegnazione degli ormeggi grazie alla considerazione della Città. In futuro, per ovviare ai problemi con il traffico e con le soste vietate, si stabiliranno delle zone a pagamento per i parcheggi.

Marina Medarić, Oleg Butković, Dalibor Čandrlić e Dijana Mihaljević.
Foto: RONI BRMALJ

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