Costruenda D403: il viadotto cresce

S’allunga la struttura che sovrasterà via Milutin Barač e gli stabilimenti dell’ex Raffineria dell’INA

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Costruenda D403: il viadotto cresce

Mentre dal sottosuolo gli abitanti di Podmurvice continuano a sentire, non più nelle ore notturne, il rumore dei martelli pneumatici demolitori, crescono ormai a vista d’occhio anche le strutture allo scoperto. Siamo sulla D403, la strada che tra poco più di un anno collegherà il costruendo terminal in Molo Zagabria al nodo di Valscurigne, con circa 3 chilometri di strada, quasi tutti o sotto terra o sospesi. In un’area urbana densamente popolata e urbanizzata, non ci sono altre possibilità per evitare gli ostacoli. La galleria tra l’ingresso meridionale, vicino al centro commerciale ZTC e la futura rotatoria di Valscurigne, poco più di 1.200 metri, dopo lo sfondamento dell’ultimo diaframma, è interessata in queste settimane dai lavori di completamento, a partire dall’involucro interno in cemento, quello definitivo. Parallelamente, si scava la galleria di servizio con le uscite d’emergenza, una parallela a quella di Valscurigne e l’altra sotto il parco della Croce Rossa di via Zvonimir. Ne avremo fino ad agosto-settembre. Il peggio, per quanto riguarda il rumore, mine e martelli pneumatici, si dovrebbe esaurire entro la fine di aprile.

Dei lavori alla D403 ne avremo ancora per un anno

Nel frattempo, s’allunga il viadotto che sovrasterà via Milutin Barač e gli stabilimenti dell’ex Raffineria, un’altra componente complessa della statale, che in primo luogo servirà a soddisfare le esigenze del terminal container, ma da cui anche i cittadini dovrebbero trarre dei vantaggi. Dall’uscita dalla zona del futuro Zagabria Deep Sea Container Terminal sono stati sistemati i primi tre dei complessivi dieci segmenti dell’impalcato in cemento, la struttura orizzontale tra i piloni che sorreggerà il piano viabile.

I lavori si svolgono contemporaneamente su più fronti e la conclusione è prevista nella primavera del 2023.

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