Con FoRESisT a favore dei marroni lauranesi

Presentato il progetto interregionale tra Croazia e Slovenia

0
Con FoRESisT a favore dei marroni lauranesi
Iniziative volte alla salvaguardia dei marroni, prodotto autoctono dei boschi del Lauranese. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

È stato presentato ad Abbazia il progetto intitolato FoRESisT – Conservazione e valutazione degli ecosistemi forestali e agricoli nell’area transfrontaliera, finanziato dall’Unione europea attraverso il programma Interreg Slovenia – Croazia 2021 – 2027 (il cui valore totale è pari a 1.474.765,94 euro, di cui 273.140,00 euro elargiti dalla municipalità abbaziana). Si tratta di un progetto della durata di 30 mesi, che nell’area della Liburnia ha come scopo la conservazione dei marroni di Dobreč, nell’entroterra di Laurana. Partner principale del programma è la Città, affiancata dall’Associazione comunale di Malinska-Dubašnica, dall’Istituto forestale croato di Jastrebarsko e da quello lubianese, dall’Università del Litorale e dall’Istituto per lo sviluppo sostenibile Nativa.
“Grazie a questo progetto verranno effettuate delle analisi del terreno interessato e dei boschi di marroni, verranno prese delle misure di tutela e delle attività concrete in loco con lo scopo di salvaguardare questa specie autoctona – ha dichiarato la vicesindaca della Perla del Quarnero, Kristina Đukić –. Siamo molto contenti perché dopo tantissimi anni è stato finalmente avviato questo progetto. Ci abbiamo messo tantissimo impegno e il lavoro è stato significativo. Spero che i risultati si vedranno”.

Kraljić, Matošević, Đukić, Marinšek, Hladnik, Colnar Leskovšek e Iskra.
Foto: RONI BRMALJ

Specie autoctona
Dinka Matošević, dell’Istituto forestale di Jastrebarsko ha dichiarato che il castagno, ovvero i marroni di Laurana, sono un frutto sotto tutela in questa zona. “L’abitato di Dobreč è stato scelto per i suoi antichi boschi di marroni, che difficilmente si trovano in altre parti della Croazia e che rappresentano anche un’importante tradizione e un valore culturale. I nostri boschi sono purtroppo a rischio a causa delle specie estranee invasive, quali la vespa del castagno, il cancro corticale del castagno e gli stress abiotici causati dai cambiamenti climatici. Per questo motivo dovranno venire valutati e protetti anche perché oggigiorno i boschi non vengono visti soltanto come dei ‘produttori’ di legname, ma come una preziosa componente dell’ecosistema”, ha dichiarato.
Toni Kraljić, direttore della municipalizzata “Dubašnica” di Malinska (Veglia), ha voluto sottolineare che la ditta prenderà parte al progetto allo scopo di effettuare una ricerca integrale e valorizzare le ricchezze naturali e culturali della zona. “L’eccezionale biodiversità presente nella parte nord-occidentale dell’isola di Veglia è il risultato di una secolare convivenza tra l’uomo e la natura, ovvero il loro rapporto simbiotico. La tradizione millenaria della gestione sostenibile dei boschi e dei pascoli boschivi ha fatto sì che vengano preservati i bellissimi boschi di quercia e carpino. I tre ecosistemi, l’acqua, i pascoli e il bosco, saranno nel mirino di questo progetto, con il quale speriamo di poter far capire l’importanza dei pascoli come pure della gestione autosostenibile del paesaggio in generale, al fine di salvaguardare la biodiversità”, ha affermato Kraljić.
Tadeja Colnar Leskovšek, dell’Istituto “Nativa” di Lubiana, ha spiegato che nel corso del progetto verrà messo particolare accento su a una comunicazione di qualità rivolta a determinati gruppi. “Vogliamo presentare la ricchezza dell’ecosistema collaborando con la popolazione locale, ma anche con i rappresentanti delle Città e dei Comuni, con gli agricoltori, i boscaioli, i piccoli imprenditori e le organizzazioni no profit. Comunicheremo mediante i social media, per essere più vicini alle nuove generazioni, prepareremo materiali didattici e organizzeremo laboratori per i più giovani”, ha spiegato.
All’Università del Litorale si parlerà della progettazione dell’educazione e sensibilizzazione sull’importanza di preservare la biodiversità e l’integrità dell’ecosistema, ha reso noto Matjaž Hladnik, ma anche dell’analisi del DNA delle piante per potere valutare la diversità delle risorse genetiche vegetali. “Abbiamo sapere e competenze che useremo nel migliore dei modi per realizzare compiti e raggiungere fini che sono stati posti con questo progetto – ha spiegato Aleksander Marinšek, dell’Istituto forestale di Lubiana –. Progetti del genere sono molto importanti in questo periodo in cui i cambiamenti climatici si presentano in modo molto sfavorevole sia per noi che per la natura”.
Natali Iskra, responsabile del progetto in seno alla Città di Abbazia, ha concluso dicendo che progetti del genere sono molto importanti in quanto permettono uno scambio di nozioni ed esperienze anche oltreconfine.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display