CO GREEN, sì a pratiche sostenibili

L'associazione abbaziana Žmergo e la Facoltà di Filosofia di Fiume assieme per presentare gli obiettivi del progetto atto a far diventare l'Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2025

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CO GREEN, sì a pratiche sostenibili
Helena Traub, Sarah Czerny, Sanja Puljar D’Alessio e Diana Kovačić. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

È essenziale sollecitare l’impegno dei cittadini e delle comunità locali nel sostenere il proprio territorio in vista di uno sviluppo e dell’adozione di misure “verdi”, sostenibili, praticabili e replicabili. È questo, essenzialmente, il messaggio lanciato in conferenza stampa, in occasione dell’avvio del progetto internazionale “CO GREEN – Azione comunitaria per una transizione verde”, tenuta sul lungomare di Abbazia, nelle adiacenze del monumento Ragazza col gabbiano, dalle rappresentanti dell’associazione Žmergo, Helena Traub e Diana Kovačić e da quelle della Facoltà di Filosofia di Fiume, Sanja Puljar D’Alessio e Sarah Czerny. Attivo dall’inizio di dicembre del 2022 e finanziato dalla Commissione europea, lo stesso rientra nel programma di finanziamento “CERV – Cittadini, uguaglianza, diritti e valori”, lanciato dalla CE nel 2021 e attivo fino al 2027. Il succitato programma è promosso dal Forum Terzo Settore insieme all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata (Italia), alla Nicolaus Copernicus di Toruń – Facoltà di Scienze Sociali e Filosofia, all’Istituto di Sociologia, all’Associazione CAL (Polonia), alla Facoltà di Scienze Umane e Sociali dell’Università di Fiume (Croazia) e alla città di Karditsa (Grecia). A detta delle succitate interlocutrici, il CO-GREEN, il cui budget totale ammonta a 414.340 euro, ha l’obiettivo di responsabilizzare e coinvolgere le comunità locali nella co-progettazione e implementazione di pratiche sostenibili che incorporino i valori del Green Deal europeo, la nuova strategia per la crescita della Commissione von der Leyen, che si propone di fare dell’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050.

Sensibilizzare e coinvolgere i cittadini
Nel presentare il progetto, Diana Kovačić ha rilevato che in soli due mesi, da quando è stato avviato, sono stati organizzati con successo due webinar internazionali tesi alla crescita e al networking degli attivatori di comunità locali per l’innovazione sociale nel campo della transizione “verde”, ai quali hanno preso parte oltre 20 partecipanti della Regione litoraneo-montana, 4 rappresentanti della comunità accademica, 7 associazioni, nonché alcuni rappresentanti di Fiume e Abbazia. D’Alessio si è soffermata invece sugli obiettivi principali del progetto, atti alla sensibilizzazione dei cittadini in merito ai benefici che lo stesso può portare loro, quali la biodiversità, il cibo di qualità e l’aria sana e pulita, come pure al rafforzamento dei processi partecipativi delle comunità, al fine di creare nuove relazioni e interscambi di vario genere tra le organizzazioni non governative, la comunità accademica, le unità di governo locale e i cittadini. Sulla falsariga delle sue parole, Sarah Czerny ha spiegato: “Nel contesto degli obiettivi del progetto è stato organizzato un incontro a Varsavia, articolato in due giornate, nel corso del quale si sono confrontati i collaboratori e gli esperti del team della delegazione nazionale. Lo stesso mirava a stabilire una metodologia di lavoro comune, rivolto alla crescita e all’innovazione sociale, come pure al supporto delle parti interessate allo sviluppo delle comunità verdi”. Infine, Traub, ponendo l’accento sull’importanza del lavoro pratico e di un concreto attivismo delle persone nei processi d’innovazione sociale, ha specificato che, con l’aiuto degli attivatori di comunità locali, si cercherà di rafforzare la suddetta prospettiva basata sulla comunità e sulla partecipazione della stessa alla creazione di politiche inerenti alla “transizione verde” nel proprio territorio, aggiugendo che “i cittadini devono esprimersi pubblicamente su come desiderano sia il loro futuro. Un ottimo esempio a tale proposito è la protesta quarnerina contro la nuova proposta di Legge sul demanio e i porti marittimi, organizzata di recente in Slatina”.

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