CNI. Musica per le nostre orecchie

Bellissimo spettacolo musicale al teatro «Antonio Coslovich» di Umago, dedicato all'istroveneto, in occasione dei festeggiamenti del 30.esimo anniversario della fondazione della Regione istriana. A salire sul palco 14 cantanti e un complesso

0
CNI. Musica per le nostre orecchie
Clan fa', Miriam Monica e Marsell Marinšek alla serata dedicata all’istroveneto. Foto: UNIONE ITALIANA

Quando si dice che quella che stiamo udendo è “musica per le nostre orecchie”, questa allora lo è doppiamente, e a maggior ragione, perché unisce il dialetto che dalla culla ci parla la lingua degli avi e la musica propriamente detta, che appartiene a sua volta alla tradizione della Venezia Giulia, oggi rivisitata in chiave moderna. Bellissimo spettacolo musicale, sabato sera, al teatro “Antonio Coslovich” di Umago, dedicato appunto all’istroveneto, in occasione dei festeggiamenti del 30º anniversario della fondazione della Regione Istriana nel nuovo ordinamento degli enti locali e regionali nati nel 1993. I festeggiamenti non potevano trascurare un elemento identitario regionale così fortemente sentito e tramandato come il bellissimo dialetto istroveneto, per cui la Regione in collaborazione con l’Unione Italiana hanno riproposto questa serata di “Dimmela cantando” che solitamente viene rappresentata a Buie, ma che per l’occasione è stata presentata a Umago.

I protagonisti della serata
Nel ruolo di presentatori, brillanti e bravissimi, Rosanna Bubola e Daniele Kovačić, coppia molto ben affiatata che ha presentato i 15 protagonisti della serata. A rompere il ghiaccio Daniele Ferro con la canzone “Prova a scoltar”, seguito in ordine di esecuzione da Patrizia Sfettina Jurman col brano “Grande omo”, Kristian Marušić con “Bongiorno vecia Buie”, Riccardo Bosazzi con “Canterò”, Davor Hačić e “Oci neri”, Marinella Malić con “No state preocupar”, Valter Milovan Maer con “Qualche volta faso un dano”, Sergio Pavat e la sua “Spetando la coriera”, Daniel Moscarda con “Ketrine”, Irena e Mauro Giorgi e “Zvola”, Sergio Preden Gato con “E proprio ogi”, Marko Radolović e “Le navi cantava”, Matteo Tromba e “Te vojo ben”, Sara Salvi con “I segreti de Saman” e per finire Clan fa#, Miriam Monica e Marsell Marinšek con “One Istria”. Gli interpreti solisti sono stati accompagnati dal vivo dalla band Tonči Grabušić (batteria), Vanja Vitezić (percussioni), Damjan Grbac (basso), Zvonimir Radišić, Emir Grozdanić alle chitarre e dal maestro Aleksandar Valenčić alle tastiere, nonché dai backing vocalist Ana Jakšić, Katarina Jurić e Andrej Babić. Un sesseguirsi di brani inediti in istroveneto eseguiti da voci bellissime e potenti, interpretati con passione e professionalità che il pubblico presente in sala ha gratificato con generosi e fervidi applausi.

Calorosa accoglienza
Tra la prima e la seconda parte del concerto i presentatori hanno fatto sfilare sul palcoscenico le autorità per i saluti di circostanza. La prima a salire sul palco e prendere la parola è stata la presidente della Comunità degli Italiani di Umago, Floriana Bassanese Radin, che ha ringraziato gli organizzatori della serata e ha porto gli auguri alla Regione Istriana a nome del sindaco di Umago Vili Bassanese e delľassessore Slaviša Šmalc, entrambi presenti in sala, in compagnia di Jessica Acquavita, vicepresidente della Regione in quota CNI e Vladimir Torbica, assessore alla Cultura. Tra gli ospiti occupanti i posti d’onore anche il presidente delľUnione Italiana, Maurizio Tremul e il presidente della Giunta esecutiva, Marin Corva. Quest’ultimo si è rivolto al pubblico con parole di gratitudine riservate alla Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza”, alla Città di Umago e alľEnte Festum per ľospitalità e la calorosa accoglienza a teatro. Corva non ha quindi mancato di ringraziare Marianna Jelicich Buić per aver creato una rassegna di questa portata e importanza come il Festival dell’istroveneto. La vicepresidente della Regione istriana Jessica Acquavita ha trasmesso al pubblico il messaggio di Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto: “Vi ringrazio per la cortesia che mi riservate sempre e per la gentilezza che avete avuto nel’invitarmi alla serata delľistroveneto in occasione del 30º anniversario della fondazione della Regione istriana. Purtroppo la mia agenda non mi permette di essere con voi e di ciò sono sinceramente spiaciuto: amo ľIstria e la comunità italiana che continua con coraggio e intelligenza la sua straordinaria testimonianza identitaria nella giusta convinzione di poter contribuire al benessere della propria terra natia. ‘Senza memoria non c’è futuro’, scriveva il grande Primo Levi e per questo davanti a voi avete un grande futuro. Umago, dove vi troverete a festeggiare i primi trent’anni della Regione istriana, si dedicò a Venezia nel 1296 mentre la mia Vicenza solo nel 1407 e questo mi fa pensare che la mia città è sorella minore di Umago nella grande famiglia Veneziana, ma ciò mi fa dire un’altra cosa che penso sia importante: quando vengo a Umago, quando torno in Istria, io sono a casa mia, come mi piacerebbe che voi venendo qui in Veneto sentiste di essere a casa vostra. Vi faccio i complimenti per l’iniziativa di sabato e vi saluto con affetto e un pizzico di nostalgia: viva sempre l’istroveneto, viva sempre l’Istria dal cuore veneto”.
Orgoglio e motivazione
Il messaggio di apprezzamento del lavoro di tutela della lingua e della cultura che la Comunità italiana in Istria porta avanti con abnegazione, trasmesso dal presidente del Consiglio regionale del Veneto, ha risvegliato tra i connazionali nel pubblico un sentimento di vero orgoglio che serve anche da incentivo e motivazione a continuare così anche in futuro. Dopo la seconda parte della serata e dopo avere ascoltato i rimanenti cantanti con le loro bellissime canzoni in dialetto istroveneto ai presentatori non è rimasto che salutare il pubblico presente e dare appuntamento al prossimo anno con il Festival del dialetto istroveneto. Il pubblico in sala avrebbe continuato ad ascoltare altrettante canzoni perché, si sa, la musica dà piacere e trasmette serenità e dunque ben vengano serate come questa, promossa dalla vicepresidente della Regione, Jessica Acquavita, sostenuta dall’assessore Vladimir Torbica, che hanno allestito lo spettacolo in collaborazione con l’Unione Italiana.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display