Città e Stato: individuate le soluzioni

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Città e Stato: individuate le soluzioni

Il ministro del Patrimonio di Stato, Goran Marić, e i suoi più stretti collaboratori hanno incontrato nella mattinata di ieri il sindaco Vojko Obersnel. Nel corso del meeting sono stati affrontati diversi temi, tra cui il passaggio di alcune proprietà statali alla comunità locale e la risoluzione delle questioni ancora aperte nei rapporti di proprietà tra Stato e Città, una parte delle quali verrà eliminata grazie soprattutto alla nuova legge sulla gestione del patrimonio statale, che entrerà in vigore prossimamente.

“Il nostro incontro è servito soprattutto per risolvere i contenziosi che si trascinano ormai da diversi anni tra la Città di Fiume e lo Stato – ha sottolineato il ministro a margine dell’incontro -. In questo senso il dicastero ha il dovere di incontrare le unità d’autogoverno locale per un confronto aperto al fine di trovare le dovute soluzioni alle problematiche che ostacolano il dialogo e la collaborazione”.
Uno degli argomenti principali è stato il debito di circa 70 milioni di kune che la Città di Fiume ha nei confronti dello Stato.
“Abbiamo raggiunto un accordo sulle modalità di estinzione del debito – ha assicurato Marić -. La Città concederà agli organi dell’amministrazione statale di impiegare gli spazi commerciali di sua proprietà senza dover versare alcun canone d’affitto fino a quando il debito non verrà definitivamente estinto”.
Il ministro e il sindaco hanno inoltre sottoscritto un accordo che impegna lo Stato a cedere alcuni immobili di sua proprietà nella zona di Drenova, tra cui anche un terreno che consentirà di portare a termine i lavori di ricongiungimento tra l’abitato di Bok e la strada di Drenova. Il valore complessivo degli immobili è di 800mila kune.
“Tutte le dispute relative ai rapporti di proprietà che abbiamo con lo Stato rappresentano un grande ostacolo nel contesto degli investimenti – ha osservato Obersnel -. In passato alcune scuole e asili sono stati edificati su terreni di proprietà statale e proprio a causa di questi contenziosi ci è stata preclusa la possibilità di accedere ai fondi europei per il loro rinnovamento. Ora abbiamo finalmente trovato un linguaggio comune su come risolvere le controversie che finora ci sono costate molto non solo in termini economici, ma anche nei rapporti con il governo centrale”, ha concluso il sindaco.

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