Istra 1961. Stagione finita per Vanja Iveša

0
Istra 1961. Stagione finita per Vanja Iveša

POLA | La temuta stangata per le proteste dell’Istra 1961 contro l’arbitro Tihomir Pejin nell’incontro che ha visto i polesi opposti all’Inter di Zaprešić, terminato con la vittoria ospite per 4-2, è arrivata. Il portiere Vanja Iveša è stato sanzionato con quattro giornate di squalifica e una pena pecuniaria di 5mila kune per le veementi proteste dopo il rigore del provvisorio 2-3. Identica punizione, in quanto a giornate di squalifica, per il viceallenatore Nenad Basta, allontanato dalla panchina all’88’, sempre in occasione del calcio di rigore contestato dai polesi. Per l’allenatore Darko Raić Sudar c’è invece una multa di 5mila kune per comportamento scorretto nei confronti degli arbitri a fine partita. Salva almeno la sua presenza in panchina contro lo Cibalia. La società polese è stata inoltre multata con 8mila kune per l’entrata sul campo da gioco e negli ambienti ufficiali di persone non autorizzate a fine partita.
Queste, dunque, le decisioni prese dal giudice disciplinare Alan Klakočer, che di fatto ha chiuso in anticipo sia la stagione del viceallenatore Basta che del portiere Iveša, in quanto alla fine del campionato mancano appunto quattro giornate.
La partita contro l’Inter di sabato scorso continua dunque a tenere banco. Anche l’allenatore è tornato a parlarne. “Tutte le situazioni dubbie avvenute durante l’incontro sono state giudicate a favore degli avversari”, ha detto Darko Raić-Sudar prima di apprendere le decisioni del giudice disciplinare, ammettendo pure le colpe della propria squadra: “Il problema maggiore è che non siamo riusciti a concretizzare le occasioni avute nel primo tempo: avremmo meritato di chiudere la prima frazione con due-tre gol di vantaggio. Poi abbiamo sbagliato nella prima parte della ripresa e siamo stati costretti a rincorrere. Nonostante ciò sono orgoglioso di quanto fatto dai ragazzi perché hanno dato tutto. Sarà forse paradossale, poiché abbiamo perso per 4-2, ma la squadra ha disputato una delle migliori partite in questo campionato. Purtroppo non è bastato”.
Una sconfitta di quelle che fanno male, ma che vanno dimenticare in fretta. Sabato sera l’Istra 1961 è atteso dalla trasferta di Vinkovci contro lo Cibalia, fanalino di coda, con un punto di ritardo nei confronti dei polesi. Una vittoria dei padroni di casa vorrebbe dire sorpasso in classifica e migliore bilancio nei confronti diretti (finora una vittoria a testa e un pareggio). In caso contrario le chance dei polesi di disputare almeno lo spareggio aumenterebbero.
“A Vinkovci dobbiamo andare alla ricerca della vittoria in quanto giocando per il pareggio si viene puniti. Dobbiamo soltanto avere pazienza perché le occasioni arriveranno e dovremo essere pronti ad approfittarne. In molti definiscono questa partita decisiva per le sorti delle due squadre, ma secondo me non è così. Dopo la gara di Vinkovci ci sono ancora tre partite. Certamente chi uscirà vittorioso da Vinkovci sarà avvantaggiato, ma nulla sarà deciso”.
Per l’incontro di sabato sera, oltre a Iveša, l’allenatore non potrà contare nemmeno su Jakić e Roce, squalificati per somma di ammonizioni. Ćorić subentrerà a Iveša, Jakić verrà rimpiazzato da Halilović, fermo contro l’Inter per lo stesso motivo, mentre al posto di Roce potrebbe giocare Antunović. In forse invece il romeno Cosmin Matei, alle prese con guai fisici. Dato il suo stato di grazia, una sua eventuale assenza si farebbe sentire. Darko Raić-Sudar incrocia le dita e spera di averlo a disposizione.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display