Ci vuole tanta disciplina per poter navigare sicuri

In mare con la Capitaneria di porto per un ordinario «blitz»

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Ci vuole tanta disciplina per poter navigare sicuri

In vista dall’azione nazionale di prevenzione e controllo “Navigazione sicura 2021”, in programma lunedì prossimo, la Capitaneria di porto di Fiume ha effettuato ieri un test anticipato sulla sicurezza dei diportisti in mare e sulla loro conoscenza delle leggi vigenti in Croazia. Durante queste regolari uscite, viene supervisionata la velocità dei natanti, con particolare accento sulla navigazione a debita distanza dalla costa che non deve essere minore dei 300 metri, la validità dei documenti dei diportisti e la sicurezza dei bagnanti, che non devono superare a nuoto i 100 metri di distanza dalla costa.

Niente multe per una barca a vela in viaggio verso una delle isole quarnerine

Mille insidie

“Sono controlli ordinari – ha spiegato il comandante Darko Glažar – ma che offrono un quadro completo sulla disciplina dei navigatori, che devono essere provvisti di patentino valido per poter… scendere in mare. Con l’arrivo dei turisti, la richiesta dei patentini è aumentata notevolmente. Spero che a fine estate registreremo, se non un numero uguale a quello del 2019 (il 2020, a causa della pandemia, non è ritenuto anno di riferimento, nda), almeno vicino ai brevetti rilasciati, che erano stati 8mila. La nostra succursale di Arbe fino a oggi ha registrato un aumento pari al 22 p.c. in rapporto all’anno passato ed è soltanto l’inizio. I più preparati al mini esame per ottenere il patentino sono sicuramente gli ospiti tedeschi, che sfoggiano un sapere teorico perfetto, ma una cosa è la teoria e tutto un’altra la pratica. Innumerevoli sono le insidie, dalla scarsa conoscenza delle leggi vigenti all’abilità di prevedere le condizioni meteo, un segmento importantissimo per i diportisti. La gente di mare ha sicuramente più esperienza sul campo, ma la prudenza non è mai troppa. I più indisciplinati vengono sanzionati con multe anche molto salate. I nostri equipaggi, oltre al regolare controllo in mare, offrono agli interessati dei volantini contenenti dati su come comportarsi nelle varie situazioni di pericolo e quali numeri di telefono chiamare in caso d’emergenza. In collaborazione con l’ente pubblico Priroda, regaliamo pure un volantino sulla specificità della pinna nobilis, il mollusco endemico del Mediterraneo, protetto e in via d’estinzione, che in caso d’avvistamento non va toccato, bensì segnalato alle autorità competenti al numero di telefono che troveranno sul depliant”.

Il capitano Darko Glažar

Scarsa conoscenza delle leggi

Per capire meglio come funziona un regolare controllo in mare, ieri ci siamo imbarcati sulla motovedetta “Vid”, dove ci ha accolto l’equipaggio formato dal capitano Saša Turkalj e dagli skipper Toni Mlinar e Bojan Gugić. Destinazione, lo specchio di mare sotto il ponte di Veglia, nei pressi dell’isolotto di San Marco, dove è severamente vietato “spingere sull’acceleratore”.

Mattinata tranquilla anche per queste due imbarcazioni

Dopo una prima supervisione trascorsa senza sanzionamenti, l’equipaggio ha notato un gommone in netto superamento dei limiti di velocità. A bordo, due giovani turisti olandesi, di cui uno al timone. Una volta fermati dalla “Vid”, il giovane ha esibito il patentino e i documenti del natante, e a questo punto sono insorti i primi problemi. Il gommone, immatricolato a Crikvenica, non era di proprietà del turista bensì, come specificato dallo stesso, di un suo amico croato dal quale stanno trascorrendo le vacanze. “L’amico ci ha prestato la barca”, ha spiegato il ragazzo, senza però poter esibire un’autorizzazione del proprietario in forma scritta e autenticata da un notaio. L’equipaggio, a quel punto, ha informato gentilmente i due giovani che quello di cui si erano presumibilmente resi protagonisti avrebbe potuto essere “black charter”, ovvero nolo senza l’adeguata documentazione di un natante registrato per scopi commerciali e non economici. Una veloce telefonata al proprietario della barca ha confermato, però, l’avvenuto prestito senza fini di lucro, ma l’olandese è stato multato lo stesso, per eccesso di velocità. “Purtroppo non conoscevo questo regolamento ed è giusto che sia stato sanzionato. In futuro farò più attenzione”, ha commentato.

L’accostamento di un motoscafo con a bordo una famiglia slovena

Dopo un breve tragitto verso la baia di Voz, l’equipaggio ha individuato un motoscafo che stava navigando troppo vicino alla costa. Alla richiesta di fermarsi, lo skipper, proprietario del natante immatricolato a Šilo sull’isola di Veglia, si è accostato prontamente alla motovedetta. A bordo un’intera famiglia di turisti lubianesi. Tomaž, proprietario del motoscafo, ha esibito tutti i documenti richiesti e l’attrezzatura necessaria per una navigazione sicura. Tutto a posto, dunque, per quanto riguardava il natante, ma non la navigazione pericolosa, per la quale è stato multato con 1.100 kune, pagate sul posto. “Nonostante fossi concentrato sulla navigazione, non mi sono accorto che stavo andando troppo vicino alla costa. Stavamo cercando una spiaggia appartata e ho commesso un errore. Non è piacevole venire redarguiti in questo modo, ma la multa è meritata”, ha detto il simpatico Tomaž.

Lo skipper Tomaž e il membro dell’equipaggio Toni Mlinar
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Toni Mlinar, membro dell’equipaggio, ci ha spiegato che le infrazioni più frequenti sono proprio l’eccesso di velocità e la navigazione in prossimità della costa. “Negli ultimi anni, il numero di incidenti è calato, ma ancor sempre in mare si naviga in modo spericolato. Il nostro consiglio più frequente è di pensare alla sicurezza delle persone a bordo, perché basta un solo errore per causare incidenti, spesso con gravi conseguenze”.

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