Facebook s’arricchisce di contenuti: nasce «Viva Visignano d’Istria»

È la pagina ufficiale della Comunità degli esuli che hanno lasciato il borgo

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Facebook s’arricchisce di contenuti: nasce «Viva Visignano d’Istria»

Facebook s’arricchisce di una nuova pagina dedicata agli esuli. Sul social il 21 luglio è comparsa “Viva Visignano d’Istria: è la pagina ufficiale della comunità degli esuli visignanesi e nasce per raccogliere notizie, memorie e racconti legati a Visignano, al fine di preservare e arricchire la sua memoria storica, identitaria e culturale. Per il momento un centinaio di follower totali.

 

”Si parte da esperienze e testimonianze raccolte nel tempo da molti esuli visignanesi, coinvolti, loro malgrado, nell’esodo istriano-giuliano-dalmata” – si legge nella nota introduttiva. – Sono benvenute tutte le informazioni e i racconti legati alle tradizioni e alle usanze sulla bella Visignano, nonché aneddoti e leggende. L’obiettivo è quello di condividere un patrimonio comunitario, storico e umano da trasmettere ai posteri, alimentando la memoria e l’interesse verso questo antico borgo veneziano, uno tra i più belli dell’Istria.

Benvenuti sulla nostra pagina!

Vi accompagneremo nella bella Visignano d’Istria, attraverso l’arco della memoria, un percorso ricco di esperienze e testimonianze raccolte dagli esuli visignanesi. Sono, oltretutto, benvenute tutte le informazioni e i racconti legati alle tradizioni e alle usanze sulla bella Visignano, nonché aneddoti e leggende.

Buon cammino insieme a noi. Viva Visignano d’Istria!”

Nuovamente insieme

E nel primo post leggiamo: “Ci avviciniamo all’ora del pranzo e oggi torniamo indietro nella memoria con un ricordo di 63 anni fa. Siamo nell’estate del 1958, ci troviamo a Opicina (Trieste) ed è il 27 luglio. Gli esuli visignanesi sono nuovamente insieme per festeggiare la patrona Santa Maria Maddalena. Non è la stessa cosa, rispetto alla sagra paesana che si celebrava a Visignano d’Istria, però è importante esserci, il clima di festa non manca. Sono passati 4 anni dal Memorandum di Londra, Trieste e tutta la Zona A sono tornate all’Italia, mentre la Zona B veniva definitivamente inglobata nella Jugoslavia insieme a parenti e amici rimasti nel paese natio. Da quella data aumentano le famiglie che optano per trasferirsi in Italia; molte non sanno minimamente ciò che le aspetta nelle baracche dei campi profughi, o all’interno di caserme fredde e abbandonate. “E la vita continua” scriveva il grande Fulvio Tomizza in uno dei suoi romanzi più celebri…

I visignanesi hanno bisogno di ritrovarsi, l’amore per la propria terra è fatto innanzitutto di rapporti umani e quindi, a partire dai primi anni ‘50, ci si organizza per non disperdere la comunità che è stata costretta all’esilio. Erano tempi molto difficili per trovare un lavoro, poi il trauma dei campi profughi, senza una casa degna di questa bella parola”.

I ricordi di Vito Rusalem

Scrive Vito Rusalem: “Io ero giovinetto e ricordo che i miei genitori partecipavano a tutte le manifestazioni, messe, feste e ricorrenze portando con loro mia sorella Rita, le mie nonne, mia cugina Vittorina e, sempre presente, anche mia zia Elena Belletti. I nomi più conosciuti che ricordo sono Mario Fabbretti, Livio Miani, ex sindaco di Visignano Giovanni Mocibob, suo fratello Bianchi (fotografo), Mario Neri, Antonio Declich, Aurelio Pulin con le figlie Pierina e Romana e il figlio Redento, inoltre la maestra Giorgina Corva, Amelia Decleva, zia di Sergio Neri, Armando Clemen, Bertino Buchich, Salvatore Zelco, Pietro Decaneva, Toni, Gina e Piero Crismanich e tanti altri; ci si incontrava una o due volte all’anno.”

Nuove occasioni per ritrovarsi

Il post è accompagnato da una splendida foto d’epoca in bianco e nero in cui, spiega il fondatore della pagina, “ritroviamo gli sguardi e i sorrisi degli esuli visignanesi che si incontrano nuovamente. Alcuni sono in esilio da molti anni, altri sono arrivati a Trieste da qualche mese, altri partiranno presto per nuove destinazioni. Oggi, dopo più di 60 anni, abbiamo a disposizione nuove occasioni per ritrovarci grazie alla tecnologia che è alla portata di tutti, o quasi. Con la buona volontà, possiamo ritrovare lo stesso spirito conviviale, mettendo a frutto le nostre esperienze affinché il patrimonio, storico, culturale e umano non vada disperso. Per questo motivo rinnoviamo l’invito a partecipare alla crescita della nostra pagina Viva Visignano d’Istria. Facciamolo con spirito costruttivo, lo stesso che vede i nostri compaesani rimasti, attraverso la custodia di una memoria secolare, fatta di tradizioni, usanze e storie da tramandare ai posteri”.

Una gran bella iniziativa

Seguono diversi curiosi post dedicati al borgo. All’ex piazza San Marco, che i suoi abitanti chiamavano Olimpo, che è il centro di Visignano; al leone alato di San Marco posto sopra l’arco che introduce alla piazza della chiesa dei Ss. Quirico e Giulitta; ai dettagli su Visignano, tratti da Wikipedia; a Santa Maria Maddalena, compatrona di Visignano; a estratti che parlano del borgo tratti dai libri di Dario Alberi e Pietro Parentin.

Che dire, una gran bella iniziativa. Ora non resta che attendere che la pagina venga diffusa e desti interesse tra tutti coloro che hanno origini visignanesi, esuli o rimasti che siano. Per trovarla in rete l’indirizzo sul Web è il seguente: www.facebook.com/visignanodistria

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