Ambiente. Quando le grotte carsiche diventano discariche

Per decenni sono state depositate nelle cavità sotterranee grandi quantità di rifiuti di ogni genere. Sul Monte Maggiore recuperati 20 metri cubi tra pneumatici, elettrodomestici e altro

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Ambiente. Quando le grotte carsiche diventano discariche

Nel corso di una recente azione di pulizia dei fondali in prossimità del ponte di Veglia, un appuntamento che si ripete tutti gli anni coinvolgendo decine di sub volontari, abbiamo scoperto con soddisfazione che di anno in anno ci sono meno rifiuti. Azioni analoghe si svolgono sulle spiagge e lungo i corsi d’acqua, lì dove la presenza di rifiuti è più visibile. Viviamo in una delle aree più ricche di corsi d’acqua sotterranei in Europa. Molto spesso le acque di superficie sono collegate a quelle sotterranee che si uniscono e si raccolgono nelle numerose grotte carsiche. In queste grotte giacciono, lontano dagli occhi, grandi quantità di rifiuti a testimoniare della scarsa coscienza sulla necessità di tutelare le grotte stesse, ma soprattutto le falde acquifere da cui attingiamo l’acqua potabile. Sul Monte Maggiore, località Mala Učka, si è svolta un’azione organizzata dalla società alpinistica universitaria Velebit di Zagabria con il sostegno dell’associazione speleologica Estavela di Castua e del Parco naturale del Monte Maggiore. Vi hanno preso parte 23 volontari che hanno estratto oltre 20 metri cubi di materiale. Si tratta, comunque, di rifiuti gettati lì per decenni, ma non in tempi recenti. Oggi la situazione, se ci riferiamo alla coscienza dei cittadini, non è sicuramente ideale, ma esiste un sistema legale per consentire lo smaltimento dei rifiuti senza dover ricorrere a certi metodi che minacciano l’ambiente. I volontari sul Monte Maggiore hanno portato alla luce del sole decine di elettrodomestici, pneumatici, detriti edili e altro, in buona parte materiali che possono venire riciclati.

 

L’iniziativa era stata avviata nel 2015 da parte dell’Associazione speleologica di Zagabria e ha portato finora a quaranta azioni di pulizia di caverne e grotte carsiche. Lo scopo è quello di salvaguardare la fauna sotterranea, ma anche le risorse di acqua potabile. La fauna, inoltre, è a sua volta ricchissima, anche a livello mondiale. Le cavità sotterranee sono spesso dei collettori che si possono otturare con il rischio di procurare disastri di ogni tipo. Tra l’altro, rischiamo di bere la stessa acqua che prima di arrivare alla sorgente ha “lavato” cumuli di rifiuti scaricati nel sottosuolo.

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