Alla scoperta del cuore nascosto di Scoglietto

Grande interesse di cittadini per le visite guidate ai magazzini e uffici dell'Autotrolej, nonché alle piscine risalenti al XIX secolo

0
Alla scoperta del cuore nascosto di Scoglietto
La partenza dagli uffici dell’Autotrolej. Foto: RONI BRMALJ

Dopo una prima visita guidata lungo il corso della Rječina, l’associazione Urbani separe ha organizzato una visita guidata anche ai magazzini e uffici dell’Autotrolej, nonché alla piscina di Scoglietto, ormai dismessa da diversi decenni. Visto l’enorme interesse di pubblico, i presenti sono stati divisi in due gruppi. Il primo è stato guidato da Kristina Prijić, responsabile delle relazioni pubbliche dell’Autotrolej, e ha fatto visita al parcheggio che funge da deposito degli autobus. Prijić ha parlato della lunga storia della municipalizzata, iniziata il 7 novembre di 124 anni fa e ha raccontato non solo di tutte le sfide affrontate in questo arco di tempo, ma anche dei problemi che si stanno affrontando oggi. L’Autotrolej, che collega 13 città e comuni con 52 linee di autobus e 165 mezzi di trasporto, all’anno percorre più di 10 milioni di chilometri per portare a destinazione 45 milioni di passeggeri. Prijić ha ricordato gli inizi, nel 1899, quando il primo tram ha collegato la Fiumara con la zona Pioppi, per poi toccare l’allora cantiere Danubius (oggi 3.Maj) per un totale di quasi cinque chilometri. Nel 1910 la linea viene prolungata fino a Cantrida e coinvolge 11 tram. Il primo autobus, invece, risale al 1930 e all’epoca collegava Tersatto con Sušak e poi Kostrena. Pochi anni dopo vengono introdotte nuove linee che collegavano tutti i rioni cittadini. L’ultimo tram elettrico fiumano è stato ritirato nel 1952. L’esperta ha condiviso anche altre informazioni interessanti, come ad esempio l’utilizzo delle obliteratrici automatiche (dal 1973), l’introduzione del colore arancione per gli autobus (1980), nonché il passaggio al gas naturale come carburante (2013).

Pedicure e taglio capelli
Per quanto riguarda il secondo gruppo, guidato dalla guida turistica Sonja Tudor, sono state visitate le vasche dei bagni di Scoglietto. Tudor ha spiegato che le prime piscine sono state costruite già nel XIX secolo e che la loro funzione non era ludica o sportiva come lo è oggi, ma la loro costruzione era un incentivo a curare maggiormente l’igiene e il complesso possedeva anche servizi per la pedicure e il taglio capelli.
Alcune piscine facevano uso di acqua marina, altre di acqua dolce, ma l’area di Scoglietto ha sempre creato problemi alla manutenzione a causa delle acque sotterranee e del frequente straripamento della Rječina. Il gruppo che ha fatto visita al complesso ha potuto vedere la grande piscina più recente (chiusa dal 1974, quando è stata inaugurata quella di Costabella), la piscina più antica lunga 13 metri e il bagno turco. Tudor ha raccontato nel dettaglio non solo la storia della struttura, ma anche i piani per il rinnovo, che purtroppo finora non si sono realizzati, anche perché l’edificio è di proprietà della municipalizzata Autotrolej, che non ha la possibilità né l’interesse per investire nel restauro.
Una volta terminate le due visite guidate i gruppi si sono scambiati, in modo che tutti i cittadini possano vedere entrambe le aree di Scoglietto, solitamente chiuse al pubblico.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display