1º maggio a Ronjgi: «Aumentare la paga minima»

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1º maggio a Ronjgi: «Aumentare la paga minima»

“Compagni e compagne, buon 1º maggio a tutti voi”, sono queste le parole con cui il sindaco Vojko Obersnel, presidente dell’organizzazione cittadina dell’SDP, ha iniziato il suo discorso in occasione del raduno che il Partito socialdemocratico organizza tradizionalmente a Ronjgi per la Festa del lavoro. Quest’anno, a differenza di quanto fatto finora, Obersnel ha evitato di affrontare discorsi di natura politica, soffermandosi sull’importanza del lavoro come valore morale e sulla necessità di salvaguardare i diritti dei lavoratori. “Sono 24 anni che ci ritroviamo qui per il 1º maggio, dall’epoca in cui i sindacati hanno rinunciato alla celebrazione di questa festa. L’SDP, invece, aveva deciso di volere investire in questo raduno, dando importanza al lavoro e ai lavoratori – ha dichiarato il sindaco -. In questo periodo molte cose sono cambiate, ma non tutto è migliorato e per questo è necessario riflettere. Fino a trent’anni fa si parlava di proletariato, dei diritti dei lavoratori, della lotta di classe, della necessità di dividere i proventi aziendali con chi ha lavorato sul campo per guadagnarli. Oggi siamo molto lontani da quei discorsi, ma non perché gli obiettivi sono stati raggiunti. Non si parla più di proletariato, bensì di precariato. Questo significa che i lavoratori sono ancora più deboli di prima, vivendo nell’incertezza generale. In questo contesto anche il termine ‘lavoratore’ ha perso tutto il suo valore, in quanto è stato sostituito in tutta la documentazione statale con ‘dipendente’. Si tratta di un cambiamento indicativo, perché rende chiarissimo il rapporto di forza fra le varie parti in causa”, ha osservato Obersnel.

«3. maj»

Il suo discorso è stato interrotto più volte da sonori applausi. Poi il sindaco ha toccato un altro tema, quello del cantiere “3. maj”, che il pubblico ha sostenuto con grida di incitamento volte a manifestare la vicinanza a questa problematica.
“Credevo che non avrei più dovuto sentire discorsi legati alla difficile situazione finanziaria del ‘3. maj’ o di qualunque altro cantiere. Quanto sta succedendo è inaccettabile. Il ‘3. maj’ e Scoglio Olivi hanno concluso il loro processo di ristrutturazione e ora dovrebbero lavorare senza problemi. 
Se non è così la colpa è del proprietario, che non è in grado di trovare una formula che faccia funzionare gli stabilimenti. Lo Stato deve intervenire. La cantieristica è la nostra ultima grande industria. Ci sono migliaia di lavoratori che dipendono dal ‘3. maj’ ed è impensabile permettere che fallisca. Se sarà necessario scenderemo in strada per manifestare, tutti i cittadini devono essere uniti in questo. Un modo per salvare il ‘3. maj’ esiste. Se il governo ha varato una Lex Agrokor può benissimo stilare anche una legge speciale per salvare il nostro cantiere. Basta la buona volontà”, ha asserito Obersnel.

Uniti nell’antifascismo

Zlatko Komadina, presidente della Regione litoraneo-montana e vicepresidente dell’SDP, ha invitato i presenti a sostenere varie iniziative. “Domenica prossima sulle pendici del Monte Maggiore si svolgerà una manifestazione in occasione della Festa dell’Europa e della Giornata della vittoria. Sarà un occasione per stare insieme e per far rivivere i valori dell’antifascismo. L’evento è organizzato dal Consiglio dei giovani della Regione litoraneo-montana e dal Consiglio della Regione istriana, ma è importante che vi prendano parte tutti, perché se in questo Paese non ci fossero l’Istria e la nostra Regione a ricordarsi dell’antifascismo questi verrebbero presto dimenticati”, ha affermato Komadina, il quale ha poi invitato i presenti a dare sostegno alle politiche dell’SDP a livello nazionale.

Paga minima

“Dobbiamo innalzare la paga minima a 4mila kune, come pure le pensioni – ha osservato ancora Komadina -. Non è possibile andare avanti così, ma soprattutto non ha alcun senso. Chi gestisce guadagna più di prima ed è dunque giusto che anche i lavoratori guadagnino di più. Nella società moderna i mezzi finanziari vengono gestiti da un numero sempre minore di persone e questo non è un bene, dovrebbe esserci una distribuzione più equa delle ricchezze”, ha concluso.
I due leader locali dell’SDP hanno parlato anche del problema dell’occupazione a tempo determinato, dell’instabilità economica e dei tanti giovani che lasciano il Paese in cerca di un futuro migliore. A Ronjgi, oltre ai discorsi politici, si è davvero festeggiato. 
Infatti, si è tenuto un torneo di carte, si sono esibiti la klapa Nevera, il coro Jeka Primorja, la banda d’ottoni di Marinići e c’è stata la tradizionale fagiolata, nell’ambito della quale sono state distribuite 5mila porzioni di minestra.

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