Tremul: «Danno d’immagine». CI: «Scongiurare lacerazioni»

Il direttivo del sodalizio «Santorio Santorio» sulle vicende dell’UI

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Tremul: «Danno d’immagine». CI: «Scongiurare lacerazioni»
La riunione del direttivo della CI “Santorio Santorio”. Foto: MARIANGELA PIZZIOLO

Il direttivo della Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” di Capodistria, convocato martedì sera dal presidente Mario Steffè, ha trattato molti aspetti che saranno ripresi domani sera, venerdì, dall’Assemblea dei soci. Ai voti il Bilancio consuntivo per l’anno 2023, presentato con un corposo fascicolo di rendicontazione analitica. Lo scorso anno, conclusosi con un saldo positivo di 800 euro, è stato caratterizzato dalle celebrazioni per il 75esimo anniversario del sodalizio con una cerimonia solenne e una mostra che ha colto alcuni momenti storici significativi. Non sono mancati altri eventi culturali, sportivi, artistici e di aggregazione a vari livelli per coinvolgere tutte le fasce d’età e d’interesse. Tra le uscite non è sfuggita la voce riguardante le spese postali, che nel 2023 hanno superato i 9.000 euro. Nel contesto è stato annunciato che in futuro per la comunicazione si cercheranno di utilizzare maggiormente i canali virtuali e di mantenere la forma cartacea soltanto per i soci che lo richiederanno espressamente. Il programma di lavoro per l’anno 2024 e il relativo piano finanziario saranno discussi venerdì. Tuttavia, ha osservato Steffè “i finanziamenti sono rimasti quasi invariati negli ultimi 20 anni, cosa che, dato l’aumento delle spese, dell’inflazione e dei rincari, permette di fare la metà delle attività rispetto ad allora”, presagendo un calendario meno corposo. L’ordine del giorno prevedeva poi la presenza dei due consiglieri della CI di Capodistria nell’Assemblea dell’Unione Italiana, Gianfranco Stancich e Marco Orlando, invitati per chiarire gli ultimi sviluppi in merito alla Consulta dell’UI di Capodistria, con riferimento principale alla riunione organizzata a gennaio da sette consiglieri dell’Assemblea UI – provenienti dalla Slovenia – per eleggere la nuova coordinatrice Astrid Del Ben. Data l’assenza dei due, il Consiglio ha trattato l’argomento in modo autonomo. “Senza incensare né l’una né l’altra parte, la questione si presta a diverse letture, ma la situazione si è dimostrata grave e lacerante”, ha commentato Steffè, palesando la necessità di un’informazione ufficiale che non si limiti a quella che trapela dai social e dalle voci di corridoio. L’invito alla seduta è stato invece accolto dal presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, che ha espresso il suo punto di vista sulle ultime vicende, ripercorrendo pure le motivazioni storiche, le decisioni e le condizioni che hanno portato alla creazione dell’UI di Capodistria. “Il danno all’immagine che l’Unione sta subendo in questi giorni è spaventoso”, ha dichiarato riportando alcuni commenti di partner italiani ed europei, aggiungendo “mi auguro di ritornare in sede di Assemblea, con lo scopo non tanto di riconfermare le persone ma le cariche e l’unitarietà”. Il direttivo, pur senza schierarsi e ribadendo l’autonomia decisionale dei due membri dell’Assemblea UI, ha espresso comunque preoccupazione per le spaccature che questa situazione sta arrecando alla CNI e richiede che venga presto trovata una soluzione volta a preservare l’unitarietà. Nel contempo è stato deciso di sollecitare i due consiglieri dell’Assemblea UI a informare e comunicare più tempestivamente con i loro sodali. In conclusione è stato annunciato che verrà pubblicato un bando per trovare un gestore per il bar della Comunità, convenendo sul fatto che una prolungata chiusura possa aggravare una situazione già delicata.

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