Sezza. A San Bortolo vivono le tradizioni locali

Festeggiato il patrono locale, protettore delle saline, con la consueta Santa Messa in chiesa e il raduno nel giardino antistante

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Sezza. A San Bortolo vivono le tradizioni locali
La chiesa di San Bartolomeo. Foto: Gianni Katonar

Grande partecipazione di fedeli ieri a Sezza per la tradizionale Festa di San Bortolo. Un tempo occasione per la sagra locale, oggi appuntamento soprattutto per i connazionali del Piranese che hanno a cuore le antiche tradizioni e desiderano tramandarle alle nuove generazioni. La partecipazione alla funzione religiosa nella chiesa consacrata a San Bartolomeo, apostolo e missionario, al quale da secoli gli abitanti della zona affidano le loro preghiere. In prima fila nel promuovere l’evento la Comunità autogestita della nazionalità italiana di Pirano, la Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini”, con in testa la sua instancabile presidente, Fulvia Zudič, la “Famea dei salineri” e tanti attivisti che hanno curato la parte conviviale, con ricche specialità istriane. La Santa Messa è stata officiata dal parroco di Sicciole, don Matjaž Kravos, che a sua volta ha posto in risalto l’importanza di mantenere in vita i vecchi usi e costumi, ringraziando per l’impegno in tal senso la Comunità Nazionale Italiana. Un cenno di saluto è stato rivolto ai presenti dal presidente della CAN di Pirano, Andrea Bartole, che si è detto soddisfatto di vedere tanti giovani alla festa e posto in risalto le grandi tradizioni di San Bortolo, il loro collegamento con i vasti campi saliferi nelle vicinanze e con la vita dei salinai, che i connazionali piranesi curano con grande attenzione, attualmente anche con il progetto “La Cucina delle saline”. “San Bortolo rappresentava, di norma, la fine della stagione per i salineri e lanciava loro l’invito a tornare alle proprie case nell’interno e a curare le campagne”, ci ha spiegato Fulvia Zudič, originaria del luogo e appartenente a una famiglia di salinai. “Un tempo la giornata si tramutava in una grande festa paesana con bancarelle lungo tutte le stradine di Sezza, con tanto di musica e balli. Sarebbe desiderio della nostra CI far rivivere quei tempi bellissimi”. A confermare un simile interesse ieri, la gioia dei convenuti nel ritrovare presso la chiesa di San Bartolomeo parenti e amici che da tempo non s’incontravano.

Foto ricordo con il parroco, don Kravos e le autorità presenti.
Foto: Gianni Katonar

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