Viste le condizioni meteorologiche poco propizie per i bagnanti degli ultimi giorni, la fascia marina non è stata particolarmente affollata. I ricercatori della Stazione di biologia marina di Pirano hanno invece rilevato la massiccia presenza di un animaletto particolare, ovvero delle lumache planctoniche, la cui puntura però non è pericolosa per l’uomo. Il contatto con la punta acuminata dei loro gusci può, però, causare prurito sulla pelle. “Le lumache hanno gusci appuntiti lunghi un centimetro, che possono perforare la pelle con una punta acuminata, che percepiamo come delle piccole punture, che comunque non sono in alcun modo pericolose”, ha spiegato per l’agenzia stampa STA Borut Mavrič, responsabile della Stazione di biologia marina di Pirano. Anche l’Acquario di Pirano ha rilevato la loro curiosa presenza nel mare sloveno descrivendo così il fenomeno sulla propria pagina Facebook: “Nel mare in questi giorni si possono vedere nuvole leggermente colorate di minuscoli aghi tremolanti, perché le minuscole lumache planctoniche creseis (Creseis acicula) si sono nuovamente moltiplicate”. Questa specie è adattata alla vita nella colonna d’acqua, in quanto ha un guscio sottile e appuntito. Il piede, tipico delle lumache di fondo e di quelle di terra, in quelle planctoniche si trasforma in due ali, che consentono loro di nuotare. Per questo motivo questa specie è chiamata anche “farfalla di mare” ed è classificata nel sottordine Thecosomata. Le lumache planctoniche si nutrono di altri organismi più piccoli nel plancton. Questi vengono catturati in una rete di melma trasparente, che viene precedentemente sputata nell’acqua. “La designazione lumache planctoniche deriva dal fatto che, a differenza della maggior parte degli altri tipi di lumache, queste vivono nella colonna d’acqua e non sul fondale marino”, ha spiegato Mavrič. Come per tutti gli organismi planctonici, il loro spostamento su distanze maggiori e quindi la loro comparsa in diverse parti del mare dipende dalle correnti. La presenza delle lumache planctoniche viene avvertita dai bagnanti in quanto provocano piccole, ma non pericolose, punture. “Quindi percepire un leggero bruciore e prurito in mare, è causato delle loro scaglie a forma di ago, che sono lunghe circa un centimetro”, hanno spiegato dall’Acquario di Pirano.
“Questi aghi si possono impigliare nel costume da bagno e possiamo notarli a occhio nudo in quanto si presentano come piccoli aghi luminosi sul tessuto”, ha spiegato ancora Mavrič aggiungendo, che secondo lui, il prurito non è il risultato di una sostanza chimica, ma piuttosto di una leggera lesione della pelle. Ciò è causato da piccoli resti del guscio sottile e fragile della lumaca, che possono rimanere sulla pelle. Il disagio di solito scompare in pochi minuti. La presenza di questa specie non è nuova dalle nostre parti, in quanto le lumache planctoniche sono assidue frequentatrici del Golfo di Trieste e viene registrato periodicamente anche nel mare sloveno. “Compaiono qui, di regola, nella parte più calda dell’estate, ma per quanto riguarda la quantità, questa varia di anno in anno e dipende dalle condizioni del mare. Quest’anno la presenza è piuttosto massiccia”, ha valutato il responsabile della Stazione di biologia marina, Mavrič.