Oltre agli imprevedibili danni alle case e alle infrastrutture, le forti piogge dei giorni scorsi hanno contribuito ad aggravare precedenti disagi nel mare e nel sottosuolo. A inizio settimana, infatti, sono comparse delle nuove chiazze oleose nelle acque del porto turistico di Isola, dove una valvola danneggiata dell’albergo “Delfin” aveva già rilasciato litri di gasolio negli scorsi mesi. La direzione dell’hotel ha prontamente informato l’Agenzia slovena per l’ambiente e il Comune di Isola della nuova fuoriuscita e per tentare di ridurre gli ulteriori danni si è movimentato anche il servizio geologico. Lo sversamento è avvenuto attraverso i canali di drenaggio delle acque piovane e fognarie e deriva probabilmente dall’ingente quantità di gasolio assorbita dal terreno. Tra l’inizio di maggio e la metà di agosto, tramite alcune pompe erano già stati risucchiati circa 2.500 litri di combustibile e 3.700 litri di acqua oleosa. Sono stati rimossi anche cinque metri cubi di terreno contaminato. Nel frattempo il porto ha continuato a limitare la dispersione delle sostanze inquinanti con barriere galleggianti e l’estrazione delle chiazze oleose visibili nella superficie. Non si sa ancora con esattezza quanto gasolio sia fuoriuscito a seguito del guasto della valvola, avvenuto a dicembre, ma la quantità potrebbe aggirarsi attorno ai 30.000 litri – una quantità circa dieci volte superiore rispetto alle stime iniziali fornite dai responsabili della struttura alberghiera. La direzione aveva in precedenza dichiarato, in un comunicato stampa, che la situazione sarebbe stata adeguatamente e rapidamente risanata. Dovrà ora affrontare anche l’aggravarsi del disastro ambientale e le nuove contaminazioni che seguiranno le piogge.