Celebrato San Nazario. Patrono della città di Capodsitria

Numerosi appuntamenti promossi in buona parte dalla Comunità italiana per ricordare il primo vescovo capodistriano

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Celebrato San Nazario. Patrono della città di Capodsitria
Un momento della tradizionale “Sardelada”. Foto: KRIS DASSENA

Il culto di San Nazario, patrono della città di Capodistria, affonda le proprie radici in tempi antichi. Da secoli, il Santo che secondo la tradizione popolare è originario di Boste, borgo dell’entroterra capodistriano, viene ricordato oggi, il 19 giugno. Sebbene ormai da diversi decenni le celebrazioni patronali e le tradizioni ad esse legate abbiano subito un tramonto, la ricorrenza tesa ad omaggiare il primo vescovo di Capodistria resta comunque molto sentita non soltanto tra i fedeli, ma anche tra gli appartenenti alla comunità italiana. Per questo motivo la locale Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” da sempre si impegna a promuovere, in sinergia con la diocesi e diversi enti del territorio, tutta una serie di iniziative che si inseriscono nel programma delle manifestazioni per la festa del patrono. Pure quest’anno non poteva mancare uno degli appuntamenti più attesi degli amanti dei giochi di carte, ossia il 25. Torneo di briscola per la Coppa di San Nazario, che ha animato la serata di venerdì. Sabato mattina, invece, le acque del Golfo di Capodistria hanno ospitato la gara di pesca da natante e subacquea, promossa con l’Associazione dei pescatori e barcaioli “Porporella” che si è conclusa con la tradizionale pesa del pescato presso l’ex magazzino del sale “Taverna”. Gli odori e i sapori inebrianti del mare hanno poi pervaso nella serata il giardino di palazzo Gravisi-Buttorai, sede del sodalizio, che ha fatto da cornice alla sempre gradita “Sardelada”. Il tradizionale incontro conviviale, che è il primo evento destinato ai connazionali organizzato nell’estivo della “Santorio” da quando risplende di luce nuova, si è dimostrato nuovamente essere un appuntamento molto seguito dai capodistriani. Sono state numerose le persone intervenute per passare qualche ora in allegra compagnia, assaporando sardelle, calamari e cozze e gustando del buon vino attorno a lunghe tavolate con al centro la lavanda, da sempre abbinata al Santo, anche perché in questo periodo le sue piante raggiungono l’apice della fioritura.

A dare tono alla serata è stato il fisarmonicista e cantante salvorino Gianluca Prelogar che ha immediatamente conquistato i presenti che lo hanno spalleggiato, intonando insieme a lui a gran voce brani del repertorio musicale popolare. Ieri mattina la solenne Messa nel duomo dedicata al Patrono ha coinciso con la conclusione dell’incontro interreligioso “Pace a te, Europa! Pace a voi, Balcani!”, che negli ultimi giorni ha interessato Capodistria, pertanto la funzione è stata officiata da un ospite di prim’ordine, ossia dal cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede. Visto il contesto esclusivo dell’evento il busto del Santo protettore di Capodistria è stato solamente esposto e non è stato portato in processione attorno alla chiesa. Il sipario calerà ufficialmente sulle celebrazioni giovedì, 22 giugno, alle 20 con l’inaugurazione della mostra documentaria “Il casato Tarsia tra Quattro e Settecento. L’impegno a Capodistria e a servizio della Repubblica di Venezia”, allestita dal Centro italiano “Carlo Combi” nei vani degli attigui palazzi Tarsia e Gravisi-Buttorai.

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